Daniel Day-Lewis e Martin Scorsese, che hanno già girato insieme L’età dell’innocenza e Gangs of New York, si sono ritrovati insieme in una speciale reunion consumatasi agli ultimi National Board of Review Awards 2024.
Per l’occasione il regista, il cui prossimo film dovrebbe essere una Vita di Gesù di cui vi davamo conto qui, ha parlato della possibilità di tornare a collaborare con l’attore tre voltre premio Oscar per una terza volta, spingendolo così finalmente lontano da quell’esilio forzato dal cinema che la star si è imposta dal 2017, anno d’uscita del suo ultimo film come attore, Il filo nascosto (in originale Phantom Thread) di Paul Thomas Anderson.
Scorsese ha dichiarato:
«Abbiamo fatto due film insieme e sono state tra le più belle esperienze della mia vita, devo dire. Forse c’è tempo per un altro. Forse! È il migliore.»
«Ero un adolescente quando ho scoperto il lavoro di Martin. Con la sua luce ha illuminato mondi sconosciuti che pulsavano di un’energia pericolosa e irresistibile. Mondi che erano per me misteriosi e coinvolgenti. Ha illuminato il vasto, bellissimo terreno di possibilità dei film. Una delle gioie più grandi della mia vita e dei privilegi più inaspettati è stato lavorare con lui.»
«Sono grato al National Board of Review per aver riconosciuto l’arte suprema e inimitabile di quest’uomo.»
Martin Scorsese è in missione per conto di Dio, o quantomeno del suo principale portavoce. Il regista, protagonista nel 2023 con Killers of the Flower Moon, è infatti al lavoro su un nuovo film sulla vita di Gesù e durante una recente intervista ha svelato i primi dettagli a riguardo.
Della notizia vi abbiamo parlato per la prima volta a fine maggio, quando il cineasta aveva dichiarato di aver risposto alla chiamata di Papa Francesco: «Ho risposto all’appello che ha fatto agli artisti nell’unico modo che conosco – ha detto Scorsese – Immaginando e scrivendo una sceneggiatura per un film su Gesù, sto iniziando a realizzarlo». Detto, fatto.
Di seguito tutti i vincitori dei National Board of Review Awards 2024. preceduti dalle relative nomination di partenza.
Migliori dieci film dell’anno
- Killers of the Flower Moon, regia di Martin Scorsese
- Barbie, regia di Greta Gerwig
- Il ragazzo e l’airone (君たちはどう生きるか), regia di Hayao Miyazaki
- Ferrari, regia di Michael Mann
- The Holdovers – Lezioni di vita (The Holdovers), regia di Alexander Payne
- The Warrior – The Iron Claw (The Iron Claw), regia di Sean Durkin
- Maestro, regia di Bradley Cooper
- Oppenheimer, regia di Christopher Nolan
- Past Lives, regia di Celine Song
Povere creature! (Poor Things), regia di Yorgos Lanthimos
Migliori film stranieri
- Kuolleet lehdet, regia di Aki Kaurismäki · Finlandia
- La chimera, regia di Alice Rohrwacher · Italia
- Das Lehrerzimmer, regia di İlker Çatak · Germania
- Tótem – Il mio sole (Tótem), regia di Lila Avilés · Messico
La zona d’interesse (The Zone of Interest), regia di Jonathan Glazer · Polonia/ Regno Unito
Migliori cinque documentari
- 20 Days in Mariupol, regia di Mstyslav Chernov
- 32 Sounds, regia di Sam Green
- The Eternal Memory, regia di Maite Alberdi
- The Pigeon Tunnel, regia di Errol Morris
- A Still Small Voice, regia di Luke Lorentzen
Migliori dieci film indipendenti
- All Dirt Roads Taste of Salt, regia di Raven Jackson
- Estranei (All of Us Strangers), regia di Andrew Haigh
- BlackBerry, regia di Matt Johnson
- Earth Mama, regia di Savanah Leaf
- Flora and Son, regia di John Carney
- The Persian Version, regia di Maryam Keshavarz
- Scrapper, regia di Charlotte Regan
- Showing Up, regia di Kelly Reichardt
- Theater Camp: Un’estate a tutto volume (Theater Camp), regia di Molly Gordon e Nick Lieberman
- A Thousand and One, regia di A. V. Rockwell
Premi
- Miglior film: Killers of the Flower Moon, regia di Martin Scorsese (2023)
- Miglior regista: Martin Scorsese – Killers of the Flower Moon
- Miglior attore: Paul Giamatti – The Holdovers – Lezioni di vita (The Holdovers)
- Miglior attrice: Lily Gladstone – Killers of the Flower Moon
- Miglior attore non protagonista: Mark Ruffalo – Povere creature! (Poor Things)
- Miglior attrice non protagonista: Da’Vine Joy Randolph – The Holdovers – Lezioni di vita (The Holdovers)
- Miglior sceneggiatura originale: David Hemingson – The Holdovers – Lezioni di vita (The Holdovers)
- Miglior sceneggiatura non originale: Tony McNamara – Povere creature! (Poor Things)
- Miglior performance rivelazione: Teyana Taylor – A Thousand and One
- Miglior regista esordiente: Celine Song – Past Lives
- Miglior film d’animazione: Spider-Man: Across the Spider-Verse, regia di Joaquim Dos Santos, Kemp Powers e Justin K. Thompson
- Miglior film straniero: Anatomia di una caduta (Anatomie d’une chute), regia di Justine Triet · Francia
- Miglior documentario: Still: A Michael J. Fox Movie, regia di Davis Guggenheim
- Miglior cast: The Warrior – The Iron Claw (The Iron Claw)
- Miglior fotografia: Rodrigo Prieto – Barbie e Killers of the Flower Moon
- Migliori controfigure: Chad Stahelski, Stephen Dunlevy e Scott Rogers – John Wick 4 (John Wick: Chapter 4)
- NBR Icon Award: Bradley Cooper
- Premio per la libertà di espressione: TBA