Valeria Bruni Tedeschi inizia a piangere non appena sale sul palco per ritirare il suo David di Donatello (qui tutti i vincitori) come Migliore Attrice per La pazza gioia di Paolo Virzì.
Ma il suo discorso, commuove anche l’intera sala e il pubblico da casa. Sono parole dolci, emozionate e divertenti quelle dell’attrice, che vuole accanto a sé la collega Micaela Ramazzotti, perché «senza di lei, senza Donatella, Beatrice non potrebbe esistere. Siamo come Stanlio e Ollio».
E poi iniziano i ringraziamenti: «Ringrazio Franco Basaglia che cambiò radicalmente l’approccio della malattia mentale in Italia. Paolo Virzì, che mi guarda da anni con tenerezza, allegria e senza paura. Ringrazio la mia amica Barbara, che mi propose ufficialmente la sua amicizia il primo giorno di asilo e mi dette un po’ della sua focaccia facendomi sentire magicamente non più sola. Ringrazio poi i miei amici, le mie amiche senza i quali non potrei vivere. La mia povera psicoanalista. E anche Leopardi, Ungaretti, Pavese ma soprattutto Natalia Ginzburg, i cui libri mi illuminano e mi consolano».
Ha superato ormai da tempo i 45 secondi dei ringraziamenti, ma continua spedita ringraziando Anna Magnani, Fabrizio De Andrè, la madre, la sorella, la zia, quel suo personaggio del film «meraviglioso triste buffo, e tutti i registi che mi hanno accolto nei paesi della loro fantasia, e in anticipo quelli che forse mi accoglieranno ancora permettendomi di vivere questa vita parallela che è il cinema».
Ma è con la chiusa che commuove tutti e meriterebbe un altro premio: «Ringrazio gli uomini che mi hanno amata, che ho amato e anche quelli che mi hanno abbandonata, perché mi sento fatta di tutti loro, ed è a loro che mi racconto. Ringrazio gli sconosciuti che mi fecero un sorriso, un gesto, ma nei giorni più bui. Ringrazio i miei due meravigliosi bambini. Ecco. E grazie a voi. Scusate».
Qui di seguito il video del discorso:
Video: Repubblica
Foto: Getty Images