Come ormai sappiamo, ogni film in uscita negli Stati Uniti deve passare dal vaglio della Motion Picture Association of America, l’organismo che si occupa di decretare quale indice avranno i film in uscita nelle sale.
Su Deadpool i fan si sono da subito chiesti come sarebbe stato accolto il cinecomic, se con un più restrittivo PG-13, indice che obbliga alla presenza dei genitori per i minori di 13 anni, oppure con l’R-restricted, la categoria che vieta l’ingresso in sala non accompagnati solo ai minori di 17 anni.
Il dibattito, a quanto pare, è aperto anche ai piani alti, in quanto se ne sta discutendo presso la casa di produzione. La scelta di un indice, infatti, non grava soltanto sull’accesso del pubblico in sala, ma ha ricadute, come è chiaro, a livello macroeconomico anche sulla performance al box office.
Per questa ragione Ryan Reynolds, protagonista di Deadpool, è intervenuto sulla questione per informare fan e pubblico sulle decisioni in corso: «Il dibattito prosegue, ma staremo a vedere», assicura la star. La pellicola, d’altro canto, ha le sue peculiarità, ad esempio per quanto concerne l’universo narrativo presentato «Il Mercenario Chiacchierone», continua Reynolds, «è un personaggio inusuale, per questo il film è stato fatto con tanta trepidazione, perchè è molto difficile adattare una figura di questo tipo: è consapevole di essere in un film, rompe la quarta parete».
Lo stesso Deadpool si pone, rispetto all’universo degli X-Men con specificità peculiari: «fa cose che, pur facendo parte del mondo dei mutanti, sono loro estranee», spiega l’attore, «è una sfida: Deadpool è molto popolare nei fumetti, ma nonostante tutto non abbiamo il budget di un cinecomic come quello di X-Men. Diciamo che, rispetto ai film di genere, sarà una produzione indipendente».
Deadpool debutterà al cinema a febbraio 2016.
Fonte: CBM
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