Durante la conferenza stampa alla Berlinale per il suo nuovo film, il thriller psicologico A Different Man, l’attore Sebastian Stan si è “scontrato” con un giornalista per il modo in cui ha descritto il suo personaggio. 

Il film segue le vicende di Edward (lo stesso Stan), che, dopo aver subito un intervento chirurgico al viso, inizia a ossessionarsi con un altro uomo che lo interpreta in una produzione teatrale basata sulla sua vita precedente. Nel primo atto del film, Stan indossa un trucco pesante per ritrarre un personaggio con una deturpazione facciale che, dopo l’intervento chirurgico, vede il suo viso ritornare al suo aspetto originario.

Durante la conferenza un giornalista ha chiesto all’attore: «Cosa pensi che succeda dopo la trasformazione da questa cosiddetta bestia, come lo chiamano, a quest’uomo perfetto?». Stan ha risposto così: «Devo criticarti un po’ sulla scelta delle parole, perché penso che parte del motivo per cui il film è importante sia il fatto che spesso non usiamo il vocabolario giusto. Penso che sia un po’ più complesso di così, e ovviamente ci sono le barriere linguistiche, ma sai, “bestia” non è la parola giusta. E penso che, in definitiva, sia interessante sentire questa parola perché penso che sia una delle cose che il film dice: abbiamo queste idee preconcette e non siamo veramente istruiti su come comprendere questa particolare esperienza».

«Questa è una delle cose che amo del film – ha continuato – Ti offre un modo per guardarlo e, si spera, se riesci ad avere lo stesso punto di vista oggettivo mentre guardi il film, forse puoi distinguere gli istinti iniziali che hai, e forse quelli sono non sono sempre quelli giusti».

Dopo la première al Sundance Film Festival (in cui il film aveva fatto parlare di sé per una particolare scena di sesso), A Different Man ha debuttato in Concorso al Festival di Berlino venerdì sera. Diretto da Aaron Schimberg, il film, nuovo body horror della A24, ha per protagonista proprio Sebastian Stan, meglio noto al grande pubblico come il Soldato d’Inverno dell’Universo Marvel, nei panni del già citato Edward, personaggio personaggio affetto da neurofibromatosi che subisce un’operazione ricostruttiva facciale.

A interpretare l’attore oggetto della sua ossessione c’è Adam Pearson, attore e conduttore realmente affetto dalla stessa condizione e apparso nel film Under the Skin di Jonathan Glazer. Nel cast anche Renate Reinsve, l’attrice de La persona peggiore del mondo premiata a Cannes nel 2021 come miglior interprete femminile e anche nel cast di Another End di Piero Messina (anch’esso in concorso alla Berlinale).

Foto: Andreas Rentz/Getty Images, A24,

Fonte: Variety

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