«Devono cancellarli»: Stephen King non si nasconde e annuncia il boicottaggio
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«Devono cancellarli»: Stephen King non si nasconde e annuncia il boicottaggio

L'autore americano non usa giri di parole: altri lo seguiranno?

«Devono cancellarli»: Stephen King non si nasconde e annuncia il boicottaggio

L'autore americano non usa giri di parole: altri lo seguiranno?

stephen king contro gli oscar

Qualcuno lo aveva solo mormorato, ma Stephen King lo ha detto chiaro e tondo ad alta voce. Lo scrittore americano, autore di titoli come Carrie, The Shining e IT, ha infatti annunciato tramite i propri profili social di voler boicottare la prossima edizione dei premi Oscar che si terranno a marzo 2025.

In quanto sceneggiatore di tantissime storie adattate da Hollywood, Stephen King ha diritto a votare nelle categorie degli Oscar e di solito lo fa, ma non quest’anno: «Non voterò agli Oscar – ha dichiarato su BlueSky – Secondo la mia umile opinione dovrebbero proprio cancellarli». 

King ha spiegato in breve anche il motivo della sua scelta: «Nessuno sfarzo con Los Angeles in fiamme». Il riferimento è ovviamente agli incendi che hanno colpito Palisades e i dintorni di Hollywood, che sono costati la vita a diverse persone, le case a migliaia di persone e che ancora non sono stati interamente domati. Alla luce della tragedia, l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha scelto di posticipare l’annuncio delle nomination al 22 gennaio, dando così tempo ai membri per riprendersi e votare.

L’Academy ha anche cancellato il tipico Oscar Nominees Luncheon previsto per il 10 febbraio, comunicando inoltre che i 250.000 dollari previsti per quell’evento sarebbero stati invece donati per aiutare nell’emergenza incendi. Tuttavia, per Stephen King a quanto pare non è sufficiente: nonostante gli Oscar si terranno il 2 marzo 2025, l’autore non se la sente di partecipare alle votazioni in questo momento.

Altri lo seguiranno? Volti come Jean Smart di Hacks hanno suggerito di cancellare le cerimonie dei premi di questa stagione e devolvere il denaro alle vittime, mentre secondo altri come Rosanna Arquette è proprio tramite la celebrazione dell’arte che si deve aiutare a ricostruire, ispirare e aiutare chi ha bisogno e tramite questi eventi si possono raccogliere soldi in beneficienza. Voi come la pensate? Stephen King ha ragione? Diteci la vostra nei commenti.

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Fonte: BlueSky

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