Diaz: la scomoda verità sul G8 che nessuna tv vuole mostrare. Il Web si mobilita
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Diaz: la scomoda verità sul G8 che nessuna tv vuole mostrare. Il Web si mobilita

Scatta anche la petizione e l'hashtag #DiazinTv diventa il top trend su Twitter. Diaz arriverà in Tv? Dite la vostra!

Diaz: la scomoda verità sul G8 che nessuna tv vuole mostrare. Il Web si mobilita

Scatta anche la petizione e l'hashtag #DiazinTv diventa il top trend su Twitter. Diaz arriverà in Tv? Dite la vostra!

Continua l’ostracismo ai danni di Diaz, il durissimo film di Daniele Vicari (prodotto da Domenico Procacci) che denuncia i tragici fatti avvenuti nell’omonima scuola genovese e successivamente nella caserma di Bolzaneto il 21 luglio del 2001. Come già vi avevamo accennato nella nostra recensione, non solo non ha ricevuto nessun sostegno produttivo dalle “major” italiane impegnate anche nella distribuzione (potendo contare solo sui 400mila euro del Ministero dei Beni Culturali), ma ancora oggi, dopo il successo raccolto al Festival di Berlino e dopo essere già uscito in sala da quasi un mese, non riesce a trovare nessun network che sia interessato all’acquisizione dei diritti per la trasmissione sul piccolo schermo, come ha annunciato oggi il sito TG3Web.

La notizia data dal sito si è diffusa subito sui social network, facendo scattare una petizione e facendo diventare l’hashtag #DiazinTv primo tra i top trend di Twitter. I commenti si sprecano e tutti reclamano a gran voce l’approdo di Diaz in Tv. Tg3Web ha sottolineato soprattutto come nessuna televisione italiana abbia voluto partecipare alla produzione del film e come nessun network voglia acquistare i diritti per la messa in onda. «Comunque la si pensi Diaz racconta una dolorosa pagina della storia recente del nostro Paese e lo fa basandosi sugli atti processuali e sulle testimonianze di persone che hanno avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato» dice il sito.
Il film è materiale che scotta. Eppure ci sarebbero tutti i numeri per  acquisirlo: è stato venduto in tutto il mondo e in molti paesi sarà distribuito dalla Universal International, fatto molto raro per una produzione italiana. E tuttavia è probabile che non riesca ad approdare in televisione e che quei tanti che non sono soliti frequentare le sale cinematografiche (sempre meno in questo Paese, ahimé) non lo vedranno mai.

Intanto, il Parlamento Europeo ha invitato gli autori il 15 maggio per una proiezione del film, perché le drammatiche vicende di quei giorni a Genova non furono solo una “cosa italiana”. «In occasione della presentazione a Roma del film Diaz – Don’t Clean Up This Blood, annuncio con piacere che il Gruppo dei Socialisti e Democratici organizzerà, il prossimo 15 maggio, una proiezione al Parlamento europeo del film, con la presenza del regista Daniele Vicari», ha reso noto poco fa l’europarlamentare del Pd, Sergio Cofferati su Facebook e Twitter.
Speriamo che, a seguito di questo riconoscimento ufficiale e della mobilitazione sui social network, la bella prova di cinema di denuncia di Vicari possa approdare anche in tv. Contribuite alla causa, con i vostri commenti a questa news.

(Fonte: TG3Web)

 

 

 

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