Vi ricordate la scena, in Die Hard, del primo incontro tra McClane (Bruce Willis) e il terrorista Hans Gruber (Alan Rickman)? Il villain si spaccia per uno degli ostaggi, ma il poliziotto lo smaschera. C’è sempre stata una domanda, in merito a questo momento clou del film, rimasta in sospeso: come ha fatto McLane a fiutare l’inganno?
Steven E. de Souza, uno degli sceneggiatori del film di John McTiernan, ha chiarito, a 29 anni di distanza dal primo capitolo della saga, il buco di sceneggiatura: è dipeso da una scena tagliata nel montaggio finale che mostrava i terroristi sincronizzare i loro orologi. «In origine scendevano dal furgone, si mettevano in cerchio e Alan Rickman diceva “sincronizzate gli orologi”, che erano tutti modelli Tag Heuer. Bruce li nota ogni volta che che uccide uno di loro. E quando offre la sigaretta a Gruber, si accorge che al polso ha proprio l’orologio dei suoi uomini».
E allora perché il taglio? Il motivo è per il conflitto che si sarebbe creato con il piano dei terroristi di scappare a bordo di un’ambulanza, trovata aggiunta solo verso la fine delle riprese. L’ambulanza, la stessa contro cui Argyle scaglia la sua limousine nel finale del film, non compariva mai nel corso della scena degli orologi da sincronizzare. Quindi si doveva fare una scelta e il regista ha optato per eliminare gli orologi: «John (McTiernan) ha detto al montatore “taglia subito dopo l’uscita dei terroristi dal furgone, così non si nota l’assenza dell’ambulanza”».
Tutto chiaro ora?
Fonte: Digital Spy
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