Mai ci saremmo immaginati di trovare un attore amatissimo come Ryan Reynolds al centro di una polemica sui social, eppure eccoci qui. Nelle ultime ore, la celebre star ha pubblicato una difesa sul suo profilo X, a seguito delle critiche ricevute dopo l’annuncio della sua partecipazione alla serie Actors on Actors.
Prodotta da Variety, si tratta di una serie di interviste che vedrà a confronto alcuni grandi interpreti dei film più amati del 2024, come Zendaya, Angelina Jolie, Ariana Grande, Paul Mescal e molti altri ancora. Ryan Reynolds sarà protagonista di un episodio in cui dialogherà con Andrew Garfield, per parlare dei rispettivi film Deadpool & Wolverine e We Live in Time.
Qual è dunque il problema? A quanto pare, una parte del pubblico non ha gradito questa coppia, sostenendo che il film di Garfield, un’opera drammatica che parla di malattia e morte, non possa essere accostato a un cinecomic leggero e divertente come Deadpool. «Garfield racconterà di aver interpretato un marito e padre che deve guardare la moglie morire di cancro, mentre Ryan Reynolds… parlerà di Deadpool», ha ironizzato un utente su X.
L’attore ha così deciso di rispondere alla critica, lanciandosi in una sacrosanta e appassionata difesa del genere comico, che al momento ha circa diecimila mi piace e più di 300mila visualizzazioni.
«È vero. Andrew è un fenomeno. Lui e Florence Pugh sono meravigliosi in We Live in Time. Ti spezzano il cuore e per tutto il film incarnano i limiti dell’umanità – ha scritto -. E sì, io invece sono Deadpool, ma concedetemi un attimo per parlare in difesa della comicità».
«Recitare un ruolo drammatico è difficile – ha continuato Ryan Reynolds -. Ed è proprio il fatto che percepiamo sia difficile a rendere la recitazione così viscerale ed efficace. Anche la commedia è complicata da fare, soltanto che, al contrario, deve apparire del tutto naturale. Vengono nascosti intenzionalmente tutti gli sforzi e gli aggiustamenti. Penso che entrambe le discipline siano stupende, e che lavorino insieme perfettamente. La commedia e il dramma si basano entrambe sulla tensione, ed entrambe funzionano veramente quando riescono a rovesciare le aspettative. Inoltre, entrambe sono molto soggettive. La vostra commedia preferita potrebbe essere Anchorman, la mia Melancholia di Lars Von Trier».
E voi che ne pensate delle parole dell’attore? Siete d’accordo con lui?
Foto: Amy Sussman/Getty Images
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