«Dobbiamo salvare il cinema»: Martin Scorsese torna a scagliarsi contro i cinecomic e lo streaming
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«Dobbiamo salvare il cinema»: Martin Scorsese torna a scagliarsi contro i cinecomic e lo streaming

Il leggendario regista ha affrontato nuovamente l'argomento e le sue ultime dichiarazioni faranno discutere

«Dobbiamo salvare il cinema»: Martin Scorsese torna a scagliarsi contro i cinecomic e lo streaming

Il leggendario regista ha affrontato nuovamente l'argomento e le sue ultime dichiarazioni faranno discutere

martin-scorsese Martin Socrsese

Il leggendario regista Martin Scorsese non si è mai tirato indietro dal denunciare apertamente quelle che, a suo modo di vedere, rappresentino le storture dell’industria del cinema, e nelle ultime ore è tornato nuovamente alla carica sull’argomento.

Nel corso di una recente intervista, il regista di New York ha infatti sfoderato uno dei suoi cavalli di battaglia, tornando a scagliarsi contro la presunta saturazione sul grande schermo di cinecomic e grandi blockbuster. A riguardo Scorsese ha infatti dichiarato:

Il pericolo è quello che sta facendo alla nostra cultura. Perché ora ci saranno generazioni che penseranno che i film siano solo quelli – è questo che sono i film.

Il regista ha poi rincarato la dose tirando in ballo nientemeno che Christopher Nolan, reduce dal grandioso successo di Oppenheimer:

Già lo pensano. Il che significa che dobbiamo combattere con ancora più forza. E deve partire dalla base. Deve venire dai registi stessi. E tu avrai a che fare, sai, con registi come i fratelli Safdie, e con registi come Christopher Nolan, capisci cosa intendo? E vanno colpiti da ogni parte. Colpiscili da tutti i lati, e non arrenderti. Vediamo cosa hai. Vai là fuori e fallo. Vai a reinventarti. Non stare a lamentarti. Ma è vero, perché dobbiamo salvare il cinema.

Sebbene la posizione di Scorsese sia chiara, tali affermazioni sembrano destinate a far discutere, dal momento che lo stesso Nolan non è estraneo al mondo dei cinecomic, avendo realizzato la trilogia del cavaliere oscuro, che proprio con il capitolo Il cavaliere oscuro ha realizzato uno dei massimi capolavori della storia del cinema.

Il regista ha poi criticato l’approccio delle piattaforme streaming, che a suo avviso sarebbero maggiormente concentrate più sulla produzione di contenuti di rapido uso e consumo che nella realizzazione di reali opere cinematografiche:

Penso che il contenuto prodotto non sia davvero cinema. È quasi come se a fare questi film vi fosse un’intelligenza artificiale. E questo non significa che non vi siano registi incredibili e addetti agli effetti speciali che realizzano delle grandiose opere d’arte. Ma questo cosa significa? Cosa danno questi film, cosa ti lasciano? A parte una sorta di consumazione di qualcosa, che viene rapidamente eliminata dalla vostra mente e dal vostro corpo? Quindi cosa vi sta dando?

Intanto Martin Scorsese si prepara a tornare al cinema con il suo ultimo progetto, il kolossal Killers of the Flower Moon. Questo porterà sul grande schermo le vicende raccontate nell’omonimo libro scritto da David Grann, incentrato sulla controversa serie di omicidi avvenuti tra il 1921 ed il 1926 che presero di mira la tribù nativa americana degli Osage. Come si scoprì poi in seguito, tali efferati crimini erano legati alla scoperta di una zona ricca di insediamenti petroliferi e divennero presto noti con l’inquietante appellativo de “Il Regno del Terrore degli Osage”.

Scritto dallo stesso Martin Scorsese e da Eli Roth, il cast del film presenta nomi del calibro di Leonardo DiCaprio, Robert De Niro, Jesse Plemons, Brendan Fraser e John Lithgow. Nel cast saranno inoltre presenti Lily Gladstone, Tantoo Cardinal, Cara Jade Myers, Janae Collins e Jillian Dion. La durata del film sarà di 3 ore e 26 minuti, appena tre minuti in meno di un’altra seminale opera di Scorsese, The Irishman.

L’uscita italiana del film è fissata per il 19 ottobre 2023.

Cosa ne pensate della parole di Martin Scorsese? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: Axelle/Bauer-Griffin/FilmMagic / Getty Images

Fonte: Variety

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