Fin dall’inizio Kevin Feige aveva promesso che Doctor Strange in the Multiverse of Madness si sarebbe spinto lì dove gli altri film Marvel oggi non erano mai arrivati, proponendo un’avventura carica di atmosfere horror.
In questi mesi, tuttavia, i fan hanno “perso di vista” questo elemento, concentrandosi maggiormente sulle notizie dei presunti camei e sugli indizi concessi nella locandina del lungometraggio e nei vari trailer proposti dagli Studios.
Un dettaglio che, invece, non è affatto passato inosservato alla Motion Picture Association; di recente infatti il film è stato classificato PG-13 negli Stati Uniti perché sarebbero presenti «Intense sequenze di violenza e azione, spaventose immagini e un po’ di linguaggio forte».
La menzione alle “immagini spaventose” suona quasi completamente nuova per la Marvel, solitamente abituata a rendere i propri progetti adatti ad una fascia di pubblico più ampia possibile (e quindi adatti anche ad un pubblico molto giovane). Ad oggi, infatti, l’unica eccezione è stata rappresentata da Moon Knight – vietata in Italia ai minori di 16 anni – anche se la notizia non ha suscitato lo stesso clamore.
D’altra parte non si può dimenticare che lo stesso Sam Raimi, regista del sequel dedicato a Doctor Strange, ha parlato in passato delle atmosfere horror che avrebbero caratterizzato il film.
«Dal mio punto di vista questo film ha un sapore horror. Penso che quando il regista originale, Scott Derrickson, e Kevin [Fegie] hanno promosso l’arrivo di Doctor Strange nel multiverso della follia, hanno detto che sarebbe stato il primo film di supereroi Marvel con un elemento di orrore. Spero di non averli citati male – aveva spiegato l’autore durante un’intervista per Fandango – Ma anche dopo che Scott ha lasciato il film a causa di differenze creative, quello era ancora il mandato: realizzare il primo film Marvel che avesse un elemento di orrore. Quindi, sono rimasto fedele alle loro affermazioni originali».
«Penso che sia quello che intende Kevin, perché è inquietante a volte e spaventoso in altri. Non si sa cosa troverai nel multiverso. È all’interno di quell’ignoto che esistono suspense e oscurità – aveva poi proseguito nel suo intervento – Uno strumento per stuzzicare la paura del pubblico. Inoltre, Doctor Strange nei fumetti si è sempre occupato di universi e dimensioni piuttosto inquietanti, quindi abbiamo cercato di portarne un po’ in questo film».
Fonte: Heroic Hollywood/Fandango.com
Foto: Marvel Studios
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