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Doctor Who, Ncuti Gatwa risponde alle critiche: «Celebrano sempre la mediocrità bianca»

All'alba del debutto della quattordicesima stagione, il nuovo protagonista riflette sulle critiche ricevute in quanto primo Dottore nero e queer

Doctor Who, Ncuti Gatwa risponde alle critiche: «Celebrano sempre la mediocrità bianca»

All'alba del debutto della quattordicesima stagione, il nuovo protagonista riflette sulle critiche ricevute in quanto primo Dottore nero e queer

Doctor Who Ncuti Gatwa

Due anni fa, l’attore di Sex Education Ncuti Gatwa è stato scelto per interpretare il nuovo Dottore nella serie britannica Doctor Who, raccogliendo il testimone dopo tre stagioni da Jodie Whittaker. Una notizia epocale per lo show di genere fantascientifico, che ha accolto per la prima volta un protagonista nero e apertamente queer.

La scelta si è rivelata poi azzeccata, con la messa in onda degli episodi speciali in cui Gatwa è apparso per la prima volta (l’inizio effettivo della stagione sarà disponibile sabato 11 maggio in esclusiva su Disney+). Ma, come spesso accade in questi casi, e come già accaduto anche a Whittaker, prima donna a interpretare il Dottore, non sono mancate ovviamente le polemiche da parte dei fan più “puristi”.

In una recente intervista con Attitude UK, il nuovo protagonista di Doctor Who ha brevemente risposto alle critiche ricevute, affermando di non aver prestato particolare attenzione ai commenti online: «Ho dato un’occhiata nelle prime fasi del casting, ma non è qualcosa che faccio abitualmente. L’odio online è quasi affascinante per me: queste persone impiegano molte energie e si arrabbiano su qualcosa che è veramente insignificante. Di sicuro non sono persone interessanti e non hanno molte cose da fare nella vita».

L’attore 31enne ha poi rimarcato come la decisione della produzione di Doctor Who sia rivoluzionaria per le persone nere, che devono spesso faticare il doppio per raggiungere i propri obiettivi, mentre la “mediocrità bianca” viene automaticamente celebrata:  «A noi insegnano a pensare: “Se non sono eccezionale, nessuno mi amerà”. O almeno, così è stato per me. Sto imparando soltanto adesso che anche io merito di essere apprezzato, anche senza avere l’ambizione di raggiungere l’eccellenza. C’è tantissima mediocrità bianca che viene celebrata, mentre le persone nere devono essere assolutamente perfette per ottenere anche soltanto la metà di tutti quegli elogi. Per questo, cerco di ripetermi: “No, ca**o. Ti meriti di essere amato anche solo perché esisti”».

Secondo Gatwa, però, non tutto è perduto e il mondo dello spettacolo si sta trasformando: «Ci sono dei cambiamenti in atto in termini di casting, di posizioni di potere e in generale nello status quo. Non sono dei cambiamenti rapidi, sicuramente le cose potrebbero andare più veloci, ma è chiaro che qualcuno se la stia prendendo a male perché le cose stanno cambiando».

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