Donnie Darko, ecco di cosa parla DAVVERO il film secondo un’intrigante teoria
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Donnie Darko, ecco di cosa parla DAVVERO il film secondo un’intrigante teoria

Il cult di Richard Kelly è da sempre avvolto da un fascino misterioso e non si è mai smesso di interrogarsi sul suo vero significato

Donnie Darko, ecco di cosa parla DAVVERO il film secondo un’intrigante teoria

Il cult di Richard Kelly è da sempre avvolto da un fascino misterioso e non si è mai smesso di interrogarsi sul suo vero significato

Donnie Darko

Pochi film del nuovo millennio sono stati in grado di catalizzare una misteriosa fascinazione e di diventare degli oggetti di culto al pari di Donnie Darko, il film d’esordio di Richard Kelly uscito nel 2001. Bollato inizialmente come un flop per il suo esito infausto al botteghino, il lungometraggio con Jake Gyllenhaal era uscito nelle sale in un momento in cui gli Stati Uniti erano ancora sotto shock per via degli attentati dell’11 settembre e, come se non bastasse, già nel trailer era visibile un incidente aereo: una macabra e sinistra coincidenza che ne aveva penalizzato molto la sorte al botteghino.

Girato in soli 28 giorni, curiosamente gli stessi in cui si sviluppa la storia, Donnie Darko fu riproposto al cinema nel 2004 nella versione director’s cut, riuscendo a trovare finalmente il suo pubblico, anche grazie all’edizione home video e al passaparola. L’aura di film maledetto ma anche di cult generazionale non l’ha mai abbandonato, alimentando negli anni tutta una serie di suggestioni e teorie, dalle più macabre alle più strampalate. 

Tra di esse, una delle più bizzarre e intriganti è stata formulata tanto per cambiare da un utente di Reddit, secondo il quale il film sarebbe in realtà una denuncia contro la guida in stato di ebbrezza, messaggio che il film veicolerebbe in maniera subliminale attraverso alcuni dettagli. Il commentatore poneva l’accento in particolare sul cartello stradale che all’inizio del film annunciava una fiera di Halloween che si sarebbe svolta di lì a poco e sponsorizzata con l’acronimo M.A.D.D, ovvero Mothers Against Drunk Driving (Mamme contro la guida in stato di ebbrezza). Secondo la teoria in questione, l’uccisione della ragazza di Donnie, Gretchen (Jena Malone), da parte del coniglio Frank (James Duval) mentre sta andando a comprare della birra, è da ricollegare proprio a un incidente alla guida dovuto all’abuso di sostanze alcoliche

Aveva scritto l’utente:

Quando nel climax del film Frank, che possiamo presumere fosse ubriaco alla guida (anche se non viene esplicitamente detto), investe Gretchen mentre guida come un pazzo e perde il controllo dopo aver evitato Nonna Morte, guardate sullo sfondo il cartello e gli eventi intrecciati: è la vigilia di Halloween, c’è la fiera, riguarda la guida in stato di ebbrezza e la morte di una teenager che aveva solo la madre”

La teoria era arrivata addirittura alle orecchie del regista, che ne aveva parlato in occasione del 15esimo anniversario del film, senza entrare come d’abitudine nel merito di tali ricostruzioni e limitandosi a dire: «Sono contro la guida dopo aver bevuto e se le persone non vogliono rinunciarci, spero chiamino un Uber».

Fonte: Reddit
 

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