Due decadi fa faceva il suo esordio sui grandi schermi americani uno dei revenge movie più disturbanti di sempre, il quale nel tempo ha continuato a far parlare di sé grazie al suo sorprendente connubio tra una violenza, poche volte così impattante, e dilemmi morali che costringono lo spettatore a porsi delle domande.
Stiamo parlando di Hard Candy, un film del 2005 diretto da David Slade e scritto da Brian Nelson che vede nel cast Patrick Wilson ed Page, all’epoca Ellen. Sebbene si tratti a tutti gli effetti di un revenge movie, la storia di Hard Candy non esita a sfociare spesso e volentieri nei territori del genere horror.
Qui facciamo la conoscenza della quattordicenne Hayley la quale accetta di incontrare in un locale Jeff, un fotografo trentenne col quale ha attaccato bottone in una chat room. Il loro incontro suggerisce che questo possa presto assumere una dinamica tra predatore e preda, con l’adolescente che incoraggia Jeff ad invitarla a casa sua per scattarle delle foto. Tuttavia il film prende una piega brutalmente inaspettata quando Hayley droga e lega Jeff rivelandogli il suo reale intento.
Mascherata dalla sua aria innocente, Hayley nasconde la ferma volontà di trovare il pedofilo che ha assassinato la sua migliore amica tempo prima. Questa inizia così a torturare Jeff per spingerlo a confessare, arrivando prima a minacciare e poi a mettere lentamente in atto un processo di castrazione. Per Jeff è l’inizio di un vero e proprio incubo, il quale tuttavia è appena agli inizi e che promette ulteriori inaspettate svolte.
Hard Candy promette fin da subito di giocare con il giudizio morale dello spettatore, lasciando sempre più incerti i ruoli di predatore e preda e creando una pervasiva sensazione di angoscia che, col proseguire del film, lascerà spazio ad un senso di paura sempre più tangibile. L’atmosfera opprimente del film è inoltre valorizzata dalla performance delle due star di Hard Candy, ingiustamente sottovalutate.
Se Patrick Wilson riesce a regalarci un personaggio tragicamente umano e moralmente ambiguo fino all’ultimo, la Hayley di Ellen Page è invece accecata dai suoi propositi di vendetta, dando vita ad un personaggio diametralmente opposto a quelli della timida e amabile adolescente protagonista di Juno, e della Kitty Pryde vista nei primi due film della saga di X-Men.
Insomma, Hard Candy è molto più di un revenge movie, il quale non esita a sconfinare nel thriller psicologico arrivando fino al torture porn. È un film senza compromessi che solletica gli istinti più primordiali dell’animo umano, lasciando il giudizio finale sulle azioni dei suoi due personaggi esclusivamente allo spettatore.
Fortunatamente, negli ultimi anni il film di David Slade è stato oggetto di una graduale riscoperta da parte della comunità cinefila online. Molti utenti sono infatti rimasti colpiti dal coraggio delle suddette scelte creative sopracitate, con alcuni che si sono lasciati andare a commenti come “Mi ha fatto stare male“, sottolineando come questo posso risultare di difficile visione sotto molti aspetti. Nel casto voleste recuperarlo, vi ricordiamo che Hard Candy è disponibile sul mercato italiano esclusivamente su supporto fisico.
Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!
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