Dopo aver visto questa serie Netflix, non vorrete mai più utilizzare i social
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Dopo aver visto questa serie Netflix, non vorrete mai più utilizzare i social

Questa serie Netflix di quattro anni fa ci ha messo in guarda di fronte ai pericoli più concreti del web

Dopo aver visto questa serie Netflix, non vorrete mai più utilizzare i social

Questa serie Netflix di quattro anni fa ci ha messo in guarda di fronte ai pericoli più concreti del web

La serie Netflix Clickbait

È arrivata nello stesso periodo di Lucifer e La casa di carta, ma questa serie Netflix meno rinomata è riuscita nella difficile impresa di scalzare entrambi dal podio dei titoli più visti, restando saldamente al primo posto della classifica per tre settimane, tra agosto e settembre 2021.

Parliamo di Clickbait, un piccolo successo che dopo quattro anni fa ancora parlare di sé, nonostante non sia mai arrivata una seconda stagione. Creata da Tony Ayres e Christian White, la serie è un thriller/crime che intende realizzare un’esplorazione psicologica e sociale dei lati più oscuri dei social media. La storia comincia quando Nick Brewer (Adrian Grenier), il perfetto padre di famiglia, improvvisamente sparisce nel nulla, per poi ricomparire in un misterioso video virale mentre regge un cartello con scritto: «Io abuso le donne. Se questo video raggiunge 5 milioni di visualizzazioni, morirò».

Devastata, la sua famiglia, composta dalla sorella Sophie (Betty Gabriel), la moglie Pia (Zoe Kazan) e i figli Ethan e Kai (Camaron Engels e Jaylin Fletcher) cerca di scoprire la verità su quanto accaduto e di salvare Nick da chiunque lo abbia rapito e gli abbia giocato questo brutto tiro. Tuttavia, dovranno fare i conti con degli aspetti dell’uomo che non hanno mai conosciuto.

All’epoca dell’uscita, la serie ha ricevuto recensioni miste da parte della critica, che si è divisa tra chi ha apprezzato gli intriganti colpi di scena e chi invece ha trovato la storia molto… clickbait, ossia con buone premesse ma poca sostanza. Tuttavia, le visualizzazioni e i commenti dei fan sui social sembrano non concordare con le recensioni professionali. C’è chi, ad esempio, l’ha descritta come «la definizione del thriller perfetto», chi pensa sia «la miglior serie Netflix degli ultimi anni» e chi assicura: «Vi terrà incollati alla sedia. Non ci sono episodi filler, vi prometto che non vi deluderà».

Tutti sembrano concordare sul fatto che tra i suoi punti di forza ci sia la capacità di tenere sempre vivo il mistero al centro della vicenda: «Non credo di aver mai visto una serie dove tutti i personaggi sono considerabili dei sospettati. La trama è veramente ben costruita e vi farà restare col dubbio fino alla fine». Inoltre, i fan hanno elogiato l’intensa performance di Zoe Kazan nei panni della moglie di Nick e il realismo della vicenda narrata, così credibile che qualcuno l’ha addirittura scambiata per una serie true crime.

Con un finale scioccante che – ironia della sorte – è diventato virale sui social media, la serie Netflix Clickbait ci mette in guarda di fronte ai pericoli più reali del mondo virtuale: la dipendenza, il catfishing e il furto d’identità, ma soprattutto la sensazione di mancanza di responsabilità, che alimenta lo sfogo di ogni tipo di istinto violento, con l’illusione di non avere ricadute al di là della barriera dello schermo. Ma è davvero così?

Fonte: UniLAD

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