Il cinema horror giapponese è una vera e propria miniera d’oro del terrore, capace di regalare al mondo alcuni dei film più disturbanti ed efficaci mai realizzati. I cineasti del Sol Levante hanno affinato l’arte della paura, tormentando il pubblico con storie di spiriti vendicativi, maledizioni inarrestabili e assassini folli, capaci di lasciare il loro segno ben oltre i titoli di coda.
Spaziando dai classici moderni, che offrono una critica feroce alla società contemporanea, ai racconti storici che esplorano gli aspetti più oscuri della natura umana, l’horror giapponese ha conquistato il pubblico globale, tanto da ispirare numerosi remake in lingua inglese. Con atmosfere inquietanti, visioni oniriche e un terrore palpabile, questi film si distinguono come alcuni dei più spaventosi mai prodotti, imperdibili per chiunque ami il cinema horror.
Tra questi spicca L’orrore degli uomini deformi (1969), diretto da Teruo Ishii, horror viscerale che, con il suo approccio audace nei confronti del bizzarro e del macabro, si è rivelato in anticipo sui tempi. La storia segue un giovane studente di medicina affetto da amnesia che fugge da un ospedale psichiatrico e assume l’identità di un uomo morto a cui somiglia incredibilmente. I frammenti della sua memoria lo conducono poi su un’isola misteriosa.
Qui, Genzaburô (interpretato da Teruo Yoshida) scopre l’esistenza di uno scienziato ossessionato dall’idea di creare una comunità perfetta, deformando esseri umani e trasformandoli nei suoi inquietanti seguaci. Con immagini potenti, una narrazione carica di tensione, un mistero angosciante e un marcato accento sulla componente body horror, L’orrore degli uomini deformi riesce a colpire e affascinare ogni appassionato del genere: se non lo avete ancora recuperato, vi consigliamo di farlo al più presto, ma attenzione: potreste voler dormire con le luci accese dopo averlo visto!
Un altro film capace di tormentare lo spettatore ben oltre la visione è Blind Beast (1969), diretto da Yasuzō Masamura. Enigmatico e profondamente disturbante, ma al tempo stesso visivamente affascinante, questo horror psicologico trasforma una storia di ossessione e possessione in un viaggio ipnotico tra desiderio e surrealismo. La trama segue una giovane modella che viene rapita da un artista cieco, deciso a usarla come musa per una sua scultura. Mentre è prigioniera, la donna si ritrova inspiegabilmente attratta dal suo carceriere, contribuendo alla sua opera in modi ben più inquietanti della semplice ispirazione.
Con una carica erotica morbosa e un sottile umorismo macabro, Blind Beast avvolge lo spettatore in un’atmosfera febbrile, alternando momenti di sconcertante bellezza ad altri di pura angoscia. Il film sfrutta simbolismi potenti e una messa in scena surreale per trascinare il pubblico in un vortice di fascinazione e repulsione, lasciando un segno indelebile nella mente di chi osa guardarlo. Insomma, un’esperienza cinematografica che non si limita a spaventare, ma che continua a perseguitare lo spettatore per giorni, se non settimane.
Questi titoli vi hanno incuriosito? Fateci sapere nei commenti se li avete già visti o avete intenzione di recuperarli!
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Fonte: Collider