Dragon Ball Daima ha cambiato uno storico personaggio della saga considerato troppo offensivo
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Dragon Ball Daima ha cambiato uno storico personaggio della saga considerato troppo offensivo

Questa versione alternativa potrebbe ridurre la percezione del suo character design come offensivo

Dragon Ball Daima ha cambiato uno storico personaggio della saga considerato troppo offensivo

Questa versione alternativa potrebbe ridurre la percezione del suo character design come offensivo

Dragon Ball Daima

In Dragon Ball Daima, il creatore del celebre manga e anime Akira Toriyama ha apportato un cambiamento radicale a uno dei personaggi più discussi della saga, ridefinendone l’aspetto per rimediare ad alcune controversie che ha suscitato nel corso degli anni.

Stiamo parlando di Mr. Popo, il cui design è stato spesso considerato da parecchi fan offensivo: per questo, si è deciso di intervenervi con “Daima” mirando a ridurre le polemiche sul personaggio, percepito negli anni come uno stereotipo razziale nei mercati occidentali, specialmente in Nord America.

Nel nuovo anime, dal 18 ottobre su Netflix, tutti i personaggi che hanno contribuito alla sconfitta di Majin Bu sono trasformati in bambini di sei anni. Questo cambiamento sostanziale comprende anche Mr. Popo, ma non solo: anziché il classico turbante, il personaggio sfoggia due corna, elemento che ha sorpreso i fan. Secondo quanto viene suggerito nella nuova serie, questo tratto potrebbe indicare una provenienza dal Regno dei Demoni, sollevando interrogativi sulle origini del personaggio e fornendo una nuova possibile interpretazione sulla sua natura. Questa versione alternativa potrebbe quindi ridurre la percezione del suo character design come offensivo, anche se, al contempo, sembra già alimentare nuove polemiche nella community di Dragon Ball.

Mr. Popo è apparso per la prima volta nella serie originale, quando Goku giunge alla Torre di Karin per incontrare il Dio della Terra. La sua caratterizzazione, con pelle scura e labbra accentuate, ha provocato reazioni di sdegno, in particolare negli Stati Uniti, dove il personaggio è stato talvolta interpretato come un esempio di “iconografia darkie”, un riferimento alla caricatura stereotipata della comunità afroamericana. Negli anni 2000, l’autrice Carole Boston Weatherford aveva scritto un saggio in cui accusava Mr. Popo di essere una figura rappresentativa del “blackface“, una rappresentazione teatrale razzista associata a personaggi con pelle scura e labbra esagerate. Questo saggio ha suscitato scalpore e ha portato Viz Media a modificare digitalmente alcune caratteristiche del personaggio, ridimensionando le labbra nell’edizione americana del manga e cambiandone il colore della pelle nella versione di Dragon Ball Z Kai per il pubblico statunitense.

Queste modifiche sono state introdotte con l’obiettivo di rendere Mr. Popo più accettabile nei mercati internazionali, anche se, come ha dichiarato Toriyama, l’intento iniziale del personaggio non era assolutamente quello di offendere. Dragon Ball Daima, oltre a fornire un nuovo contesto al personaggio, sembra voler anche rispondere alle critiche rivolte alla serie Dragon Ball Super, che aveva posto grande enfasi su Goku e Vegeta a discapito di altri personaggi storici come Gohan e Piccolo.

Fonte: FandomWire

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