Dragon Ball, ma perché Vegeta non ha mai usato le sfere del drago per riportare in vita i Saiyan?
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Dragon Ball, ma perché Vegeta non ha mai usato le sfere del drago per riportare in vita i Saiyan?

Ci sono diversi motivi per cui il principe dei Saiyan non ha mai davvero provato a ripristinare il suo popolo estinto

Dragon Ball, ma perché Vegeta non ha mai usato le sfere del drago per riportare in vita i Saiyan?

Ci sono diversi motivi per cui il principe dei Saiyan non ha mai davvero provato a ripristinare il suo popolo estinto

Vegeta in Dragon Ball Z

In tutto il corso della saga di Dragon Ball, le mitiche sfere del drago hanno rappresentato un alleato preziosissimo per Goku e i suoi amici. Questi oggetti magici, che se radunati permettono di evocare un drago in grado di esaudire uno o più desideri, hanno spesso letteralmente salvato l’universo, riportando in vita amati personaggi o facendo tornare tutto alla normalità dopo la devastazione causata dall’ennesimo antagonista.

Considerato dunque il loro potere, come mai Goku e Vegeta non le hanno mai utilizzate per riportare in vita la loro stirpe natale, i Saiyan? Nel caso di Goku, la risposta è piuttosto semplice: non aveva alcun motivo per esprimere un desiderio del genere. Cresciuto sulla Terra, il protagonista scopre soltanto in un secondo momento di chiamarsi Kakaroth e di appartenere in realtà a quel popolo extraterrestre. Nonostante accetti la sua natura, e arrivi anche in qualche modo a vendicare la sua famiglia sconfiggendo Freezer, Goku continua a ritenersi un terrestre e non sembra affatto interessato alle sue vere origini.

La questione, però, è piuttosto differente per Vegeta, che quando appare per la prima volta in Dragon Ball Z, ci tiene a rimarcare di essere il principe dei Saiyan, sentendosi per questo superiore a tutti. Tuttavia, nonostante sia orgoglioso delle sue origini, anche lui non sembra mostrare particolare interesse nel resuscitare il suo popolo: infatti, arriva sulla Terra unicamente per esprimere alle sfere del drago il desiderio di diventare immortale. In generale, rispetto a Goku, Vegeta dimostra un rapporto molto più conflittuale con il suo pianeta di origine: da una parte dichiara di voler vendicare i Saiyan e ripristinarne la gloria, dall’altra assume quasi un atteggiamento sprezzante, come quando non reagisce alla distruzione del pianeta nel film Le origini del mito. C’è inoltre da considerare che, in questa fase della storia, i personaggi avevano a disposizione soltanto le sfere del drago terrestri, che hanno una serie di limitazioni quanto alle possibilità di esprimere desideri.

La sua posizione, chiaramente, muta ancora quando si stabilisce sulla Terra, unendosi agli amici di Goku e formando una famiglia con Bulma. A questo punto, diventa a poco a poco un personaggio positivo e abbandona le sue mire di conquista. In Dragon Ball Super lo vediamo anche cambiare opinione su quanto fatto in passato dal suo popolo. Da una parte, l’incontro con Cabba e i Saiyan del Sesto Universo risveglia in lui sentimenti nostalgici, tanto che decide di diventare il mentore del ragazzo. Dall’altra, durante la battaglia su Neo Namecc, Vegeta ammette per la prima volta di aver inflitto numerose sofferenze al popolo namecciano e di voler rimediare ai suoi errori del passato combattendo contro Molo.

Certo, ora l’opportunità di riportare in vita la razza Saiyan ci sarebbe, considerato che sono state introdotte anche le Super sfere del drago, con un drago in grado di esaudire qualunque desiderio, senza alcun tipo di limitazione. Ma è chiaro che, nonostante rimanga ancora legato alle sue origini, persino Vegeta abbia riconosciuto i danni causati dal suo popolo e il pericolo che un desiderio come quello comporterebbe per la Terra. Senza contare che, ora, il suo sogno di riconnettersi maggiormente alle sue origini potrà essere soddisfatto grazie ai ben più pacifici Saiyan del Sesto Universo, con i quali ha già stretto un legame in Super.

Fonte: FandomWire

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