Sorpresa sorpresa: il progetto di un film ispirato a World of Warcraft non è morto con l’abbandono estivo di Sam Raimi, ma anzi è vivo, vegeto e con grosse novità da presentare al mondo. Andiamo per gradi: World of Warcraft è un MMORPG (massive multiplayer online role-playing game); lanciato da Blizzard nel settembre 2001, è cresciuto vertiginosamente nel corso degli anni fino a diventare il più clamoroso successo di sempre nel genere: a ottobre 2012 ha toccato i 10 milioni di iscritti, è entrato nel Guinness dei primati come “gioco online più giocato di sempre” e, nonostante una storia più che decennale, continua a sfornare nuovi contenuti e ad attirare nuovi utenti. Inevitabile che un franchise di queste dimensioni finisse nel mirino di Hollywood, e infatti è da qualche anno che si parla di portare il mondo di Azeroth sul grande schermo.
Sembrava che il prescelto dovesse essere Sam Raimi, che ancora nel giugno 2010 si dichiarava «entusiasta» del progetto. Poi è arrivato Il grande e potente Oz, Raimi ha abbandonato la nave e World of Warcraft è rimasto in sospeso. Fino a ieri, quando Duncan Jones, direttamente dal suo account Twitter, ha confermato un rumor che circolava nell’ambiente da qualche giorno: sarà proprio lui, il figlio di David Bowie nonché regista di Moon e Source Code, a dirigere World of Warcraft. Se già seguite Jones su Twitter sapete che difficilmente si poteva fare una scelta migliore: il ragazzo è un gamer incallito, e il suo annuncio ufficiale sull’accordo è un misto di entusiasmo e sfida ai più scettici:
«Il guanto di sfida è stato lanciato un sacco di tempo fa: è possibile fare un bel FILM tratto da un videogame? Io ho sempre risposto di sì. Ora devo FARLO! ;)»
Pare inoltre, tanto per aggiungere un carico da novanta alla notizia, che per il ruolo del protagonista la Warner Bros. stia puntando Johnny Depp, come riporta BleedingCool. Una cosa per volta, comunque: intanto cerchiamo di capire in che modo sarà possibile trasportare su schermo un gioco che si presenta così…
Fonte: Bleeding Cool
Foto: Getty Images
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