Un paio di settimane fa, i fan di Dune – Parte Due sono rimasti di stucco quando alla première londinese del film si è presentata una star inaspettata: Anya Taylor-Joy. La giovane attrice, che ritroveremo prossimamente in Furiosa di George Miller, è stata annunciata proprio quel giorno come casting “a sorpresa”, in un ruolo mantenuto rigorosamente top secret, tanto che il suo nome non compare nemmeno nei titoli di coda.
ATTENZIONE: DA QUI IN POI SPOILER SU DUNE – PARTE DUE!
Ora che il film è uscito, possiamo confermare – come del resto si era intuito online – che Taylor-Joy ricopre la parte di Alia Atreides, nota come Santa Alia del Coltello, sorella del protagonista Paul Atreides (Timothée Chalamet).
La modalità con cui il personaggio viene presentato nel film ha a che fare anche col perché sia stato tenuto così segreto. Chi ha familiarità con il romanzo di Herbert saprà infatti che Alia è una bambina nel primo Dune, mentre Villeneuve ha deciso di farla apparire da adulta, precisamente in una delle visioni del futuro di Paul.
Alia, che era interpretata dalla piccola Alicia Witt nel film di David Lynch, è la prima Atreides pre-nata. Quando Lady Jessica si sottopone alla cerimonia dell’Acqua della Vita, la coscienza della bambina che porta in grembo viene alterata insieme alla sua, dando vita a un neonato con la piena conoscenza dei suoi ricordi ancestrali. Nel mondo di Dune, queste creature vengono ritenute dalla casta delle Bene Gesserit delle Abominazioni, e solitamente trucidate alla nascita poiché potrebbero facilmente essere possedute dallo spirito di uno dei loro antenati. Nonostante ciò, Alia viene risparmiata e cresce inizialmente nella comunità dei Fremen.
«[L’idea di mostrarla in una visione] è arrivata quando stavamo cercando una modalità per aumentare la tensione drammatica della storia – ha spiegato il regista di Dune – Parte Due a EW -. Per mettere più pressione a Paul, abbiamo compresso lo scorrere del tempo e deciso di mostrarne la progressione attraverso la gravidanza di Jessica. Ho pensato che fosse molto originale avere un personaggio che è una donna incinta ma rimane comunque molto potente e al centro della storia. Non ricordo di aver visto spesso questa immagine, specialmente nella fantascienza».
Villeneuve ha poi aggiunto: «Le scene in cui Jessica parla con il feto sono un modo di mostrare il potere dell’Acqua della Vita, questa sostanza che dà accesso alle vite passate delle precedenti Reverende Madri. Lo abbiamo fatto per spiegare in maniera più precisa come Alia diventa un’abominazione. Questa idea è stata come un’epifania per me. È stato uno degli ultimi mattoni che abbiamo aggiunto alla sceneggiatura. Non so come reagiranno i fan, perché abbiamo deviato abbastanza dal libro, ma trovo che sia rimasto comunque fedele allo spirito originale e ne sono soddisfatto».
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