Dune 2 di Denis Villeneuve al secondo weekend di programmazione resta saldamente al numero 1 del Box Office, in Italia così come negli Stati Uniti, dove il sequel con Timothée Chalamet e Zendaya continua a polverizzare ogni record di incassi. Ed ecco che in una intervista esclusiva scopriamo alcuni insoliti retroscena sulle riprese di quello che si sta già imponendo come nuovo titolo di riferimento per la Fantascienza contemporanea. Le rivelazioni riguardano il nuovo grande villain, Feyd-Rautha, sadico e folle rampollo della famiglia Harkonnen, interpretato da Austin Butler.
Dopo il successo di Elvis, il biopic sul Re del Rock firmato Baz Luhrmann, il giovane attore californiano ha convinto davvero tutti, arrivando a stravolgere e trasfigurare completamente il suo volto per interpretare il più feroce antagonista di Paul Atreides. Il nipote del Barone Vladimir Harkonnen, interpretato da Stellan Skarsgard, è infatti un giovane infido e assetato di potere, pronto a tradire perfino quello zio che è stato per lui l’equivalente di una figura paterna. E come Feyd ha tentato di emulare in tutto suo zio, anche Austin Butler racconta di aver studiato attentamente la gestualità e la voce di Skarsguard per entrare nel personaggio.
«Essendo cresciuto con il Barone, il mio personaggio è stato influenzato da lui in molti modi. Se vedi una persona come la più potente del mondo fin da quando sei piccolo finisci per cercare di emularlo – racconta Austin Butler nella sua intervista con Enternatainment Weekly -, così sono partito proprio dal modo in cui parla. Stellan è stato fantastico, è molto attento alle persone che lavorano con lui.»
Quel bacio tra zio e nipote però non era in sceneggiatura, anzi è stato totalmente improvvisato da Austin Butler per restituire tutta l’ammirazione che inizialmente lega il nipote a suo zio. Il suo collega Skarsgard è stato al gioco, e il risultato è una delle scene più inquietanti ma anche più potenti di Dune 2. Nel corso dell’intervista, l’attore ha poi voluto sottolineare la sua necessità di stabilire dei confini e non farsi assorbire totalmente da un personaggio tanto negativo, a differenza di quanto accaduto con Presley. In molti avevano infatti notato come Butler avesse conservato l’accento texano e la sua Elvis voice ben oltre la fine del film e la vittoria del suo primo Oscar come Miglior attore protagonista.
«Ho preso coscientemente la decisione di stabilire dei confini netti. Quando si è trattato di Elvis, per tre anni non ho fatto altro che pensare a lui, giorno e notte. Ma fare questo con un personaggio come Feyd sarebbe stato totalmente malsano. Dovevo proteggere la mia famiglia, i miei amici, chiunque vivesse fuori dal contesto di Dune. E questo credo mi abbia aiutato ad andare ancora più a fondo con questo personaggio.»
Per noi il villain interpretato da Austin Butler è uno dei personaggi più seduttivi di un film dalla bellezza ipnotica, in grado di trascinare lo spettatore in una dimensione aliena dal primo all’ultimo fotogramma. E voi avete apprezzato la sua interpretazione? Fatecelo sapere nei commenti!
© RIPRODUZIONE RISERVATA