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Dune – Parte Due, Denis Villeneuve difende la durata del film: «Ciò che conta è la storia»

Il regista spiega anche come mai non vedremo scene eliminate o director's cut del film con Timothée Chalamet e Zendaya

Dune – Parte Due, Denis Villeneuve difende la durata del film: «Ciò che conta è la storia»

Il regista spiega anche come mai non vedremo scene eliminate o director's cut del film con Timothée Chalamet e Zendaya

Dune - Parte Due

Cresce l’hype attorno a Dune – Parte Due di Denis Villeneuve, soprattutto dopo la recente première londinese che ha visto anche l’annuncio a sorpresa di un nuovo membro del cast, Anya Taylor-Joy, in un ruolo tuttora segreto.

Mentre la critica sta condividendo le prime esaltanti reazioni, il regista (come altri prima di lui, non ultimo Scorsese) si è trovato a difendere la durata “mostruosa” della pellicola: quasi tre ore, che concluderanno la seconda parte dell’epica avventura fantascientifica con Timothée Chalamet e Zendaya.

Ecco l’appassionata difesa del regista:

«La durata di un film, per me, dipende da ciò di cui la storia ha bisogno. Ho fatto film che duravano 75 minuti; questo dura due ore e tre quarti. Tutto qua. Per me non conta la durata, ciò che conta è come si racconta una storia. Volevo che questo film riflettesse un certo tipo di energia, e ho pensato che questa fosse la durata perfetta. Non importa quanto tempo ci impieghi, quello che è davvero importante è l’esperienza che stai vivendo e come ti fa sentire. Potresti benissimo annoiarti con un film di cinque minuti, mentre ce ne sono altri – e li conosciamo benissimo – che durano tre o quattro ore e vorresti non finissero mai. Basta solo trovare la durata perfetta, e questo è ciò che ho cercato di fare».

Per lo stesso motivo, Denis Villeneuve ha annunciato che i fan di Dune – Parte Due possono mettersi il cuore in pace su eventuali scene eliminate o director’s cut: non ce ne saranno. Il regista ha ribadito che, per quanto riguarda il suo lavoro, “se qualcosa non è nel film, allora non esiste”.

Una decisione non priva di sofferenza, quella del montaggio: «A volte devo rimuovere delle scene e penso: “Non posso credere che sto tagliando proprio questa cosa”. È un processo doloroso, perciò non posso ritornarci in seguito e creare una sorta di Frankenstein, riportando in vita cose che ho ucciso io stesso. Quando sono morte, sono morte, e c’è un valido motivo. È una sofferenza, ma è il mio lavoro. Sono molto severo per quanto riguarda il montaggio. Deve prevalere ciò che è meglio per il film».

Dune – Parte Due arriverà al cinema il 28 febbraio 2024.

Fonte: Collider

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