A suo modo era una mossa attesa da parecchie settimane ormai, ma adesso è ufficiale: anche Warner Bros. ha deciso di correre ai ripari e modificare il suo calendario delle uscite per il prossimo futuro a causa dello sciopero del sindacato SAG-AFTRA (più che per quello degli sceneggiatori riuniti sotto la WGA). Coinvolti nello slittamento ci sono parecchi grandi nomi, tra i quali spicca Dune: Parte 2.

Il sequel diretto da Denis Villeneuve sarebbe dovuto uscire nelle sale il 1 novembre 2023, invece ora si apprende che prima di ritrovare Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides dovremo aspettare il 15 marzo 2024. Quattro mesi durante i quali, si spera, le parti si saranno riavvicinate e la grande macchina del cinema hollywoodiano sarà già ripartita, con attori e attrici di nuovo nelle condizioni di presenziare anteprime e attività stampa legate ai propri film.

Lo slittamento di Dune: Parte Due ha come effetto anche il rinvio di un altro attesissimo film: Godzilla x Kong: The New Empire, prodotto anche in questo caso da Legendary con Warner Bros., scala di un mese. Sarebbe dovuto uscire il 14 marzo 2024, ma per far posto a Dune ora la sua data di uscita è fissata al 12 aprile del prossimo anno. E ancora: il film animato The Lord of the Rings: The War of Rohirrim cede il posto al titolo del MonsterVerse e si ritrova ora posizionato al 13 dicembre 2024, otto mesi dopo la data iniziale d’uscita.

Le buone notizie per i fan è che, a quanto pare, restano invece confermate altre uscite previste per i prossimi mesi. Aquaman and the Lost Kingdom, Il colore viola e Wonka sempre con Timothée Chalamet dovrebbero rimanere dove sono e uscire nelle sale nell’ultima parte del 2023.

Anche Warner quindi si è adeguata ai cambiamenti imposti dalla delicata situazione che ha travolto Hollywood, come fatto qualche settimana fa da Sony. La major ha già spostato i suoi film più attesi, da Kraven il Cacciatore a Venom 3. Un effetto a catena che, si spera, a un certo punto si fermerà.

Foto: Warner Bros.

Fonte: Variety