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«È il precursore del fascismo»: Alan Moore si scaglia contro Batman e i film di supereroi

Il creatore di Watchmen e V per Vendetta è preoccupato dalla larga diffusione dei cinecomic

«È il precursore del fascismo»: Alan Moore si scaglia contro Batman e i film di supereroi

Il creatore di Watchmen e V per Vendetta è preoccupato dalla larga diffusione dei cinecomic

alan moore batman

Mai banale, lo scrittore e anarchico Alan Moore ha rilasciato alcune dichiarazioni circa i cinecomic che stanno suscitando clamore e dibattito. Secondo il creatore di V per Vendetta e Watchmen, la diffusione dei film sui supereroi non è un fatto positivo.

In un’intervista col The Guardian, ha commentato quanto questo genere di cinema sia diventato dominante nella cultura cinematografica: «Centinaia di migliaia di adulti fanno la fila per vedere personaggi e situazioni che sono stati creati per intrattenere bambini di 12 anni 50 anni fa. Non pensavo davvero che i supereroi fossero una cosa per adulti». Secondo Alan Moore, la svolta è arrivata negli anni ’80 e si prende anche parte della colpa: «Non è stato intenzionale, quando cose come Watchmen hanno iniziato a comparire. C’erano un sacco di titoli che dicevano “I fumetti sono cresciuti”. Tendo a pensare che, no, i fumetti non sono cresciuti. C’erano alcuni titoli che erano più adulti di quanto le persone fossero abituate».

Un cambiamento non percepito come positivo dal fumettista, ma anzi dannoso: «Nel 2011 ho detto che pensavo ci fossero serie implicazioni e preoccupanti per il futuro se milioni di adulti avessero fatto la fila per vedere i film di Batman». Il motivo è presto detto: «Quel tipo di infantilizzazione – quella spinta verso tempi più semplici, realtà più semplici – molto spesso può essere un precursore del fascismo».

Alan Moore ha quindi usato l’elezione di Donald Trump, «una deviazione un po’ strana nella nostra politica» coincisa con un periodo di massima diffusione dei film sui supereroi. Il creatore di Watchmen ha citato anche la differenza tra l’originale Superman, ragazzo ebreo figlio della classe operaia, e quello di oggi. Un cambiamento che ha riguardato anche «l’anarchico Mickey Mouse, rapidamente trasformato in un abitante di periferia che indossa magliette a maniche corte e ha due nipoti».

Non è la prima volta che Moore commenta criticamente questo genere di film: nel 2020 ha raccontato di non aver più visto un film sui supereroi dal Batman di Tim Burton, nel 1989. «Non li guardo, tutti quei personaggi sono stati rubati dai loro creatori originali, tutti – aveva detto – Se provi a farli per il mondo degli adulti, penso che venga fuori qualcosa di grottesco».

Cosa ne pensate? Batman e i film sui supereroi sono davvero precursori del fascismo per voi? Fatecelo sapere nei commenti.

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Foto: MovieStills

Fonte: The Guardian

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