Grave lutto nel mondo della musica e del cinema: dopo essere stata ricoverata in gravissime condizioni, si è spenta a 76 anni la regina del soul Aretha Franklin.
La notizia è stata data pochi minuti fa dalla Associated Press, che ha annunciato ai fan dell’artista che la Franklin è morta nella sua casa di Detroit, a causa dell’aggravarsi del cancro che l’aveva colpita. Secondo quanto riportato, le condizioni della donna erano tali che la stessa famiglia aveva rivelato di essere consapevole che se ne sarebbe potuta andare da un momento all’altro.
Con la sua forte personalità poliedrica ed il suo stile vocale inconfondibile, la Franklin era diventata una vera e propria icona sia della musica che della comunità afroamericana, arrivando persino a cantare, nel 2009, per l’insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca.
La sua ultima esibizione risale allo scorso novembre, quando ha partecipato ad un evento organizzato dalla fondazione di Elton John per la lotta contro l’Aids, a New York.
Figlia di un predicatore battista e di una cantante gospel, Aretha Franklin nasce a Memphis il 25 marzo 1942, muovendo i suoi primi passi nel mondo della musica dopo il trasferimento a Detroit, dove va vivere con il padre in seguito al divorzio dei genitori. La futura stella del soul inizia così a cantare e suonare nella parrocchia amministrata dall’uomo, insieme alle due sorelle Carolyn ed Erma, per poi approfondire la passione per il gospel seguendo il padre durante i suoi viaggi di predicazione, che la portano così a farsi apprezzare da un pubblico di fedeli sempre più vasto.
Il successo arriva però agli inizi degli anni ’60, quando firma un contratto con la Columbia Records e sposa, nel 1961, Ted White, che diventa in seguito anche suo manager all’interno della casa discografica. Dopo alcuni album che non ottengono il successo sperato, la Franklin passa alla Atlantic Records, che la porta – alla fine degli anni ’60 – a raggiungere la fama internazionale e a guadagnarsi il soprannome di Regina del Soul. È proprio in quel periodo che realizza uno dei suoi brani più famosi, Respect, che in poco tempo diventa un vero e proprio inno per i movimenti femministi e dei diritti civili dell’epoca.
Tra i suoi altri successi degli anni ’60 ricordiamo anche i brani (You Make Me Feel Like) a Natural Woman, I never loved a man (The way I love you), Baby I love you e l’indimenticabile Think.
Se gli anni ’70 rappresentarono un decennio di declino per la popolarità della Franklin, con l’inizio degli anni ’80 la sua carriera viene risollevata dalla partecipazione al cult cinematografico The Blues Brothers, dove interpreta la moglie di Matt Murphy esibendosi in una spumeggiante versione di Think. La rivedremo anche nel 2000, con la sua partecipazione a Blues Brothers: Il Mito Continua, dove canta invece il suo celebre brano degli anni ’60, Respect.
Tra le sue esibizioni più celebri e passate alla storia, possiamo certamente ricordare quando ai Grammy del 1998 sostituì Luciano Pavarotti che – colpito da un malessere – dovette abbandonare l’evento. La Franklin improvvisò nel giro di 20 minuti una sua personalissima interpretazione del Nessun dorma, cantandone la prima strofa in italiano e conquistando il pubblico il sala con la sua originalità e bravura.
La malattia le viene diagnosticata nel 2010, e sebbene in seguito la cantante abbia rassicurato i fan dichiarando di essere completamente guarita, le sue condizioni iniziano ad aggravarsi negli anni, tanto che nel 2017 si vede costretta ad annullare alcuni dei suoi concerti a causa della faticosa lotta contro il cancro. Dopo aver annunciato un ritiro dalle scene nello stesso anno, la Franklin ha deciso infine di salutare il pubblico durante la sua ultima esibizione, rivolgendosi ai fan con queste parole:
«Vi prego di tenermi sempre presente nelle vostre preghiere».
Se ne va una stella che tutti ricorderemo.
Foto: Getty
Fonte: USA Today
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