Eleonora Giorgi è morta all’età di 71 anni dopo una lunga battaglia contro il tumore al pancreas, diagnosticato quasi per caso quindici mesi fa a seguito di una tosse persistente. A gennaio 2025 si era sottoposta a una radiochirurgia per una metastasi al cervello, ma quando le cure non hanno più avuto effetto, si è affidata all’affetto dei figli, Andrea Rizzoli e Paolo Ciavarro, che le sono stati accanto fino alla fine.
Attrice dalla carriera eclettica, Eleonora Giorgi è stata una delle icone del cinema italiano degli anni ’70 e ’80. Dopo gli esordi con Roma di Fellini e Storia di una monaca di clausura, è diventata un volto simbolo della commedia italiana, per poi conquistare il David di Donatello e il Nastro d’Argento con Borotalco di Carlo Verdone. Ha lavorato con grandi nomi del cinema, da Nino Manfredi a Paolo Villaggio, da Liliana Cavani a Celentano e Pozzetto. Negli anni ha alternato ruoli in film e fiction televisive, partecipando anche a Ballando con le stelle e al Grande Fratello Vip.
La sua vita è stata segnata da momenti difficili, come la dipendenza dall’eroina, da cui è uscita grazie all’incontro con Angelo Rizzoli, padre di suo figlio Andrea. Il matrimonio, tuttavia, è stato segnato da difficoltà economiche e legali, culminate con l’arresto di Rizzoli per lo scandalo P2. Giorgi ha saputo reinventarsi, passando anche alla regia con il film Uomini & donne, amori & bugie nel 2003, e trovando nuova popolarità grazie alla televisione.
Da tempo, era ricoverata in una clinica romana per la terapia del dolore. Alla fine del 2023 aveva annunciato di avere un tumore al pancreas e ne aveva condiviso l’evoluzione, anche in televisione, esortando tutti a “vivere senza sprecare il proprio tempo”. Durante questi mesi difficili ha avuto accanto i figli Andrea e Paolo, l’ex marito Massimo Ciavarro, la nuora Clizia Incorvaia e il nipotino Gabriele. Il figlio Andrea Rizzoli le ha dedicato il libro Non ci sono buone notizie (Piemme), in cui racconta la malattia della madre e la sua straordinaria voglia di vivere.
Foto: Vittorio Zunino Celotto/Getty Images
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