Lutto nel mondo della musica italiana. Si è appreso in questi minuti della morte di Raffaella Carrà, una delle dive per eccellenza conosciuta a livello mondiale.
A dare l’annuncio della scomparsa è stato il compagno storico Sergio Iapino, con un comunicato riportato da numerose fonti e che recita: «Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre». Il triste annuncio è dato anche dai nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti.
La cantante, ma anche attrice e personaggio televisivo, è morta alle 16.20 di lunedì 5 luglio 2021, dopo aver combattuto a lungo con una malattia e del quale non si è saputo molto. Sono state invece comunicate le ultime disposizioni della cantante, che ha chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri.
Nello stesso comunicato, Iapino ha scritto ha descritto la Carrà come «una donna fuori dal comune eppure dotata di una spiazzante semplicità, non aveva avuto figli ma di figli, diceva sempre lei, ne aveva a migliaia, come 150mila fatti adottare a distanza grazie ad -Amore- il programma che più di tutti le era rimasto nel cuore».
Indimenticabile il suo contributo per la musica italiana, con numerose hit di successo entrate nella cultura popolare stessa del Paese, dal Tuca Tuca a Tanti Auguri, passando per Ma che musica Maestro e A far l’amore comincia tu. La Carrà era però anche nota al mondo del cinema, dove ha iniziato a recitare dal 1952 con Tormento dal passato di Mario Bonnard.
Sono seguiti poi decenni di importanti collaborazioni con registi quali Alessandro Blasetti, Gian Paolo Callegari, Mario Monicelli, Steno e Renzo Arbore. In tempi recenti, si ricorda invece la cover con Bob Sinclair di “Far l’amore” ripresa da Paolo Sorrentino per La Grande Bellezza.
Impossibile poi non menzionare il suo impatto nel mondo della televisione italiana. Un’esperienza iniziata nel 1962 con Il Paroliere questo sconosciuto e proseguita all’insegna di programmi tutti suoi come Pronto Raffaella?, Buonasera Raffaella e il Raffaella Carrà Show. Il programma che più ha contribuito a portarla nel parlato degli italiani è Carramba! Che sorpresa, condotto dal 1995 al 1998 e poi ancora nel 2002, oltre alla versione Carramba! Che fortuna andato in onda a fasi alterne dal 1998 al 2009.
A marzo del 2001, poi, un altro grande traguardo: Raffaella Carrà conduce il 51° Festival di Sanremo, la seconda donna di sempre a farlo dopo Loretta Goggi. Icona internazionale, pochi mesi fa il britannico Guardian l’ha incoronata “l’icona sexy del pop che ha insegnato all’Europa le gioie del sesso”.
«Ha insegnato alle donne che avere desideri a letto non era scandaloso, che era ok innamorarsi di un uomo gay, e che non tutte le relazioni sono proprio salutari – ha scritto il tabloid su Raffaella Carrà – Molte dei suoi inni per una sessualità positiva sono un prodotto della televisione italiana anni ’70. Ma non sono reliquie del passato: gli italiani conoscono ancora i brani a memoria e li cantano ad ogni occasione». E oggi, infatti, ne piangono la scomparsa.
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