Il cinema italiano piange uno dei suoi più grandi interpreti. Virna Lisi è morta all’età di 78 anni, stroncata da un male incurabile scoperto solo un mese fa. «Se n’è andata tranquillamente nel sonno», ha dichiarato il figlio Corrado. Una carriera, cinematografica e televisiva, fatta di numerosi riconoscimenti, in Italia come all’estero (Hollywood compresa), tra cui quattro David di Donatello (di cui due per la carriera), sei Nastri d’Argento, e una premiazione a Cannes per la migliore interpretazione femminile.
Nata ad Ancona nel 1936, Virna Lisi (Pieralisi all’anagrafe) entra nel mondo del cinema sin da adolescente. A metà anni ’50 recita al fianco di Alberto Sordi nella commedia Lo scapolo diretta da Antonio Pietrangeli, ma il successo glielo dà uno spot tv, del dentifricio Chlorodont (sotto), trasmesso durante il Carosello, con lo slogan (diventato poi un vero tormentone) “Con quella bocca può dire ciò che vuole”. Sempre in quegli anni, lavora con un’altra grande icona della comicità italiana, Totò, nel film Totò Peppino e le fanatiche. Nel ’60 il matrimonio con l’architetto romano Franco Pesci, a cui rimane legata per 53 anni. Tra famiglia e carriera, dopo un momento di pausa per dedicarsi al figlio Corrado, Virna torna in numerose commedie Rai e al cinema, sempre con Totò in Sua eccellenza si fermò a mangiare. Lavora anche in Francia in Il tulipano nero e Il delitto Dupré e nella seconda metà degli anni ’60, dopo aver recitato in Signore & signori di Pietro Germi – Palma d’oro a Cannes ’66 – sbarca a Hollywood, dove debutta al fianco di un grande come Jack Lemmon in Come uccidere vostra moglie (video in fondo). Con l’America è amore immediato, tanto che Virna e famiglia si trasferiscono a Los Angeles. Troppo spesso, però gli studios cercano di sfruttare la sua bellezza (di cui – si dice – era infatuato anche Frank Sinatra) in ruoli da bionda svampita, cosa che la Lisi non ha mai accettato (si definiva “l’anti-Marilyn”): arrivano dunque rifiuti a ruoli da protagonista (come quello per Barbarella) e a copertine di Playboy.
Alla fine degli anni ’60, ecco il ritorno in Europa che le frutta prima il Nastro d’Argento per il film Al di là del bene e del male dove interpreta Elizabeth Nietzsche, poi il David di Donatello per il suo ruolo in La cicala. Negli anni ’80 recita in molte commedie (e anche film hollywoodiani) e sceneggiati Rai, e la tv sarà il suo teatro principale per gli anni a venire, dato che la ricordiamo in numerose fiction, miniserie e film tv quali I misteri della giungla nera, La regina Margot (per cui viene premiata a Cannes), Và dove ti porta il cuore (che le vale un altro Nastro d’Argento), Caterina e le sue figlie, L’onore e il rispetto, e Il bello delle donne.
L’ultimo set calcato è quello di Latin Lover, nuovo film di Cristina Comencini – che l’aveva già diretta in Il più bel giorno della mia vita -, in arrivo nel 2015.
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Di seguito, una fotogallery con alcuni dei suoi film più celebri:
FotoHP: Getty Images
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