È scomparso all’età di 88 anni l’amatissimo attore canadese Donald Sutherland, noto per film come M*A*S*H di Robert Altman (1970), Quella sporca dozzina di Robert Aldrich (1967), Una squillo per l’ispettore Klute di Alan J. Pakula (1971), e più recentemente per aver interpretato il ruolo del villain della saga fantasy Hunger Games.
Il decesso è avvenuto giovedì nella sua residenza di Miami dopo una lunga malattia. Ad annunciarlo sono la moglie Francine Racette, i figli Roeg, Rossif, Angus e Kiefer, la figlia Rachel e i quattro nipoti. In celebrazione della sua vita si terrà una cerimonia privata per i familiari.
Nato nel 1935 da una famiglia di origini scozzesi, Donald Sutherland ha debuttato al cinema negli anni ’60. Dopo i primi ruoli minori, il successo è arrivato proprio con M*A*S*H, che ha trasformato lui e il collega Elliott Gould in star del cinema molto richieste. Negli anni ’70 ha preso parte a numerose opere come Piccoli omicidi di Alan Arkin (1971), A Venezia… un dicembre rosso shocking di Nicolas Roeg (1973) e Il giorno della locusta di John Schlesinger (1975). In quegli anni ha recitato anche in Italia in Il Casanova di Federico Fellini (1976) e Novecento di Bernardo Bertolucci (1976).
Donald Sutherland era noto soprattutto per le sue interpretazioni di villain e antieroi cinici e tormentati, ma si è cimentato anche in ruoli romantici, come nel già citato Una squillo per l’ispettore Klute, in cui veste i panni di un detective che si innamora della donna che è incaricato di proteggere. Il film ha fatto parlare anche per la chiacchierata relazione con la co-star Jane Fonda, che vinse poi l’Oscar alla miglior attrice protagonista per il ruolo di Bree Daniels. Celebri anche le sue interpretazioni in La cruna dell’ago di Richard Marquand (1981) e Orgoglio e pregiudizio di Joe Wright (2005), in cui interpreta il padre di Elizabeth Bennet (Keira Knightley).
Più recentemente ha avuto modo di conquistare anche il pubblico dei giovani, regalando un’interpretazione indimenticabile nei panni del tirannico Presidente Snow nella saga distopica Hunger Games, ispirata ai romanzi di Suzanne Collins. Prolifica anche la sua carriera televisiva, che lo ha visto vincitore del Golden Globe e dell’Emmy Award per serie come Cittadino X, Path to War – L’altro Vietnam e The Undoing – Le verità non dette.
I suoi ultimi ruoli sono stati nei film Moonfall di Roland Emmerich e Mr. Harrigan’s Phone di John Lee Hancock, entrambi usciti nel 2022, e nella miniserie Lawmen – La storia di Bass Reeves del 2023.
Donald Sutherland è riconosciuto come uno dei più grandi attori di Hollywood a non aver mai ricevuto una nomination all’Oscar, nonostante i critici abbiano spesso citato le sue performance in Gente comune e Without Limits come meritevoli di tale riconoscimento. Nel 2017 è stato omaggiato con il premio Oscar alla carriera.
Fonte: Variety
Photo by Carlos R. Alvarez/WireImage/Getty Images