Giovedì è morto a Los Angeles l’attore statunitense Robert Blake, con alle spalle una lunga carriera cinematografica e televisiva. Molti lo ricorderanno per la sua indimenticabile interpretazione del perturbante Mystery Man in Strade perdute di David Lynch del 1997. Aveva 89 anni ed era di origine italiane: aveva assunto il proprio pseudonimo scegliendolo al posto di Michael James Gubitosi, suo vero nome, e in seguito lo aveva assunto anche come nome legale. La nipote ha reso noto che è deceduto per una malattia cardiaca che era nota da tempo.
Vincitore di un Golden Globe nel 1976 e di un Emmy nel 1975 per l’altro suo ruolo più famoso, quello del detective Tony Baretta nell’omonima serie televisiva (1975-1978), nel 2001 balzò alle cronache per l’accusa di uxoricidio della seconda moglie, Bonnie Lee Bakley: il processo e i retroscena sul passato della coppia (la donna aveva sposato Blake perché era rimasta incinta, ma all’epoca frequentava anche Christian Brando, figlio di Marlon Brando) hanno animato per anni le cronache giudiziarie di Hollywood.
Il verdetto del processo scagionò l’attore dall’accusa di omicidio. La sua carriera, tuttavia, si interruppe nei primi anni duemila per la vicenda, avvenuta a Los Angeles del 2001, quando la donna fu assassinata con colpi di arma da fuoco nella loro auto, parcheggiata fuori dal ristorante di Los Angeles in cui avevano appena cenato.
Blake perorò la causa della sua innocenza e sostenne di avere lasciato Bonnie in macchina per recuperare una sua pistola lasciata nel ristorante: in seguito si verificò che la pistola dell’attore non coincideva con quella del killer, ritrovata poi in un cassonetto. Il processo durò quattro anni, uno dei quali trascorso da Blake in custodia cautelare, e l’assoluzione arrivò nel 2005 per mano di un tribunale di Los Angeles (le foto sottostanti lo ritraggono in tribunale, il 16 marzo di quell’anno, dopo la lettura della sentenza).
Blake nacque a Nutley, nel New Jersey, il 18 settembre 1933. Figlio di James Gubitosi (nato Giacomo Gubitosi), un ballerino e cantante da vaudeville italiano, emigrato con la famiglia negli Stati Uniti nel 1907, e di Elizabeth Cafone, una casalinga statunitense, nata nel New Jersey da genitori italiani.
Nel 1938, Blake e la sua famiglia si trasferiscono a Los Angeles, in California, dove il piccolo Robert dal 1939 al 1948 ha un’intensissima esperienza di attore bambino. Dopo l’esordio con una piccola parte nel film Bridal Suite (1939), entra nel cast delle Simpatiche canaglie per il quale recita in 40 episodi (1939-1944) come Mickey Gubitosi, acquisendo un ruolo da protagonista nella serie.
Si cimenta nel contempo anche in diversi ruoli di supporto in produzioni cinematografiche, dal 1942 con il nome di scena di Bobby Blake. Terminata l’esperienza delle Simpatiche canaglie, Blake interpreta dal 1944 al 1947 il ruolo di Little Beaver in 23 film della popolare serie western di Red Ryder. Dopo Tommy Cook nel 1940 e prima di Don Reynolds nel 1949, Blake è uno dei tre attori bambini ad essersi cimentati nella parte del giovane Indiano compagno di avventure (“saddle pal”) di Red Ryder.
Blake appare anche nei film Il grande botto (1944) con Stanlio e Ollio, Perdutamente (1946), nella parte di John Garfield da bambino, e Il tesoro della Sierra Madre (1948) di John Huston, in una scena che lo vede nel ruolo di un ragazzino messicano opposto a Humphrey Bogart. Tra i film in cui ha recitato, figura pure A sangue freddo (1967), tratto dal romanzo di Truman Capote. Il suo ultimo film fu proprio il già citato Strade perdute, dove interpretava un misterioso uomo pallidissimo che tormentava il personaggio interpretato da Bill Pullman.
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Foto: CiBy 2000, Asymmetrical Productions
Fonte: CNN
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