Michelino Calamera, meglio conosciuto come Michele Kalamera (il cognome greco era stato italianizzato durante il fascismo), è morto ieri, martedì 25 luglio, all’età di 84 anni.
Attore e doppiatore italiano, nato il 12 febbraio 1939 a Conegliano Veneto, in provincia di Treviso, era di padre siciliano di origini greche (il nonno paterno era di Patrasso) e di madre veneto-tedesca (nonno materno bavarese). Si trasferisce con la famiglia per via della professione del primo, Maresciallo dei Carabinieri, arrivando infine da Palmi in Calabria a Roma, dove negli anni sessanta ha frequentato l’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio d’Amico”. Conosciuto per il mestiere di doppiatore, è stato anche attore di teatro e nel 1963 ha fondato, insieme a Gigi Proietti, il teatro stabile dell’Aquila. Ha lavorato inoltre per la radio. Esordisce come doppiatore nel 1966, diretto da Fede Arnaud nel doppiaggio di Mark Damon nel film Dio, come ti amo!.
È noto soprattutto per essere stato il doppiatore ufficiale di Clint Eastwood, scelto per questo lavoro dallo stesso attore statunitense che nel 1976 lo aveva sentito in un provino per il film Il texano dagli occhi di ghiaccio. «Sono stato scelto da Clint Eastwood in persona, dopo che vide il mio provino per Il texano dagli occhi di ghiaccio, era il 1976, entusiasta disse che finalmente aveva trovato la sua voce italiana, e da allora non l’ho più lasciato». A Eastwood Kalamera ha dato la sua voce in tutti i film dal 1976, salvo una parentesi che va dal 1986 «quando me lo tolsero per Gunny e lo ripresi nel 1990 con Cacciatore bianco cuore nero».
Ha doppiato inoltre Steve Martin in molte delle sue interpretazioni; F. Murray Abraham nel ruolo di Antonio Salieri nel primo doppiaggio del film Amadeus di Miloš Forman; Robert Redford in diverse significative interpretazioni (fra cui Il candidato); Martin Landau nel ruolo del comandante John Koenig in Spazio 1999, nella serie televisiva Missione impossibile e nel film Ed Wood, per cui l’attore vinse il Premio Oscar al miglior attore nel ruolo di Bela Lugosi; Michael Caine in The Prestige; Robert Duvall ne Il Grinta, Non torno a casa stasera di Francis Ford Coppola e Colors – Colori di guerra.
Attori da lui doppiati più di rado sono stati Christopher Walken, Ben Kingsley, Max von Sydow, Anthony Hopkins, Dennis Farina, Raymond J. Barry, Roger Moore. In televisione è stato la 2ª voce di George Peppard nel ruolo del Colonnello John “Hannibal” Smith nella serie A-Team e ha doppiato Jerry Hardin nel ruolo di Gola Profonda in X-Files.
È stato la voce dei personaggi Disney Razoul nei prodotti d’animazione di Aladdin, Baloo in TaleSpin e dell’imperatore Zurg, nonché voce narrante nei cartoni Disney dedicati a Pippo e a Winnie the Pooh, e in altri cartoni animati fra cui Freakazoid; ha doppiato inoltre Sam l’aquila dei Muppet. Nel maggio 2007 ha vinto il premio “Leggio d’oro voce maschile dell’anno”. L’anno successivo partecipa come voce narrante nell’album del cantautore e rapper pugliese Caparezza, Le dimensioni del mio caos. Aveva detto di se stesso Kalamera: «Ho sempre rifiutato etichette come maestro e simili. Io mi considero un doppiatore, anzi, come mi piace definirmi: un orecchiante».
Foto: MovieStills; Maurizio Pittiglio
Fonte: la Repubblica
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