Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset, si è spento questa mattina, 12 giugno, all’età di 86 anni.
L’ex premier era stato nuovamente ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano nella giornata di venerdì, ufficialmente per effettuare nuovi esami sulla leucemia mielomonicitica che lo affliggeva ormai da tempo. Le sue condizioni tuttavia si sarebbero aggravate nelle ultime ore, con il decesso poi sopraggiunto intorno alle 9:30 di questa mattina. Con l’aggravarsi del decorso, Silvio Berlusconi sarebbe stato raggiunto al San Raffaele dal fratello Paolo, i figli Marina, Eleonora, Barbara e Pier Silvio, accorsi al suo capezzale.
Silvio Berlusconi ha profondamente influenzato il settore televisivo e dello showbiz italiano. Dopo aver terminato la sua carriera in campo edilizio si è lanciato nel settore della comunicazione e dei media rilevando la televisione via cavo Telemilano e tramutandola poi in una rete nazionale sotto il nominativo di Canale 5. In seguito ha poi creato Italia 1 e Rete 4, mossa che ha portato di fatto alla creazione di un vero e proprio polo televisivo alternativo alla RAI, contrapponendo un nuovo modello televisivo incentrato sull’intrattenimento.
Nel 1993 ha fondato Mediaset, media company specializzata nella produzione e distribuzione televisiva e cinematografica, che si è affermata come secondo polo televisivo italiano dopo la RAI.
La carriera politica di Silvio Berlusconi è iniziata ufficialmente nell’ottobre del 1993 col celebre discorso sulla sua “discesa in campo“, al quale è poi seguito la fondazione del partito di centro-destra Forza Italia nel gennaio successivo. Affermatosi come uno dei personaggi più influenti e discussi degli ultimi tre decenni del panorama politico italiano, la sua figura è stata al centro delle opere di numerosi registi intenzionati ad indagarne l’influenza sulla cultura popolare italiana.
Nel 2006 è stato portato sul grande schermo da Nanni Moretti nella commedia Il caimano, dove è stato interpretato da Elio De Capitani. Nel 2018 è stato invece Toni Servillo a prestargli il volto in Loro di Paolo Sorrentino. Il film, diviso in due parti distinte, raccontava le vicende private professionali e politiche di Silvio Berlusconi con un occhio di riguardo nei confronti delle tante figure che gli gravitano intorno.
L’ex premier è stato inoltre soggetto di documentari come Silvio Forever, realizzato da Roberto Faenza e Filippo Marcelloni nel 2011, nel quale viene ripercorsa tutta la vita di Berlusconi attraverso testimonianze ed immagini di repertorio. In precedenza il documentario del 2009 Videocracy – Basta apparire diretto da Erik Gandini aveva invece indagato l’influenza esercitata sul grande pubblico dal tipo di intrattenimento televisivo proposto dalle reti di Berlusconi, e di come questo rappresentasse in ultima analisi una ulteriore estensione del suo potere politico.
Foto: Antonio Masiello / Getty Images
Fonte: ANSA
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