È morto Wolfgang Petersen: il regista di Troy e La storia infinita aveva 81 anni
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È morto Wolfgang Petersen: il regista di Troy e La storia infinita aveva 81 anni

Il cineasta tedesco aveva diretto molte spettacolari produzioni hollywoodiane, frequentando anche il genere catastrofico in più di un'occasione

È morto Wolfgang Petersen: il regista di Troy e La storia infinita aveva 81 anni

Il cineasta tedesco aveva diretto molte spettacolari produzioni hollywoodiane, frequentando anche il genere catastrofico in più di un'occasione

Si è spento all’età di 81anni il regista tedesco Wolfgang Petersen. Il cineasta è deceduto a causa di un cancro al pancreas nella sua residenza di Brentwood tra le braccia della moglie Maria Antoinette, col quale era sposato da 50 anni. La sua casa di produzione ha confermato la notizia. 

Nato il 14 marzo 1941 a Emden, in Germania, realizzò i primi cortometraggi già ai tempi delle scuole superiori, per poi lavorare dal 1960 al 1964 come assistente alla regia allo Junges Theater di Amburgo. Nel 1974 firmò nel paese natale il suo primo film ufficiale, il giallo Einer von uns beiden

In seguito la Bavaria, principale centro di produzione della Repubblica Federale Tedesca, gli offrì la super-produzione U-Boot 96 (1981), film ambientato quasi completamente in un sommergibile e dall’approccio al contempo preciso e accurato sul piano tecnico-documentaristico e dallo spettacolare impianto hollywoodiano, che conquistò 6 nomination all’Oscar tra cui miglior regia e sceneggiatura.   

Un successo che gli valse la regia del kolossal La storia infinita (1983), che divenne la produzione tedesca più costosa del dopoguerra (60 milioni di marchi) e raccontava la storia di un ragazzo di nome Bastian alle prese con il regno fiabesco di Fantasia. Ad esso seguiranno il film americano Il mio nemico, opera di fantascienza tratta da un romanzo di Barry B. Longyear e realizzata per la 20th Century Fox con Dennis Quaid nei panni di un astronauta, e svariati film a Hollywood, dove Petersen lavorò in pianta stabile valorizzando le sue abilità tecniche in grosse produzioni e frequentando il genere catastrofico in più di un’occasione.

Tra i suoi film più celebri spiccano: Nel centro del mirino (1993) con Clint Eastwood e John Malkovich; Virus Letale (1995) con Dustin Hoffman, Rene Russo e Kevin Spacey, lungometraggio che ha conosciuto una nuova celebrità all’inizio della pandemia di COVID-19, scalando le classifiche di Netflix nel marzo 2020; Air Force One (1997), in cui diresse Harrison Ford, Gary Oldman e Glenn Close; La tempesta perfetta (2000), con George Clooney e Mark Wahlberg, tratto dalla storia realmente accaduta dell’Uragano Grace nell’ottobre del 1991; Troy (2004), adattamento per il grande pubblico dell’Iliade di Omero con Brad Pitt ed Eric Bana nei panni di Achille ed Ettore; Poseidon (2006), film catastrofico sulla sontuosa nave da crociera che solcò l’Atlantico e remake de L’avventura del Poseidon (1972) di Ronald Neame. 

Peterson si sposò due volte, la prima con l’attrice Ursula Sieg, da cui ha avuto un figlio, Daniel, nato nel 1968. Nel 1978 ha divorziato dalla Sieg e nello stesso anno si è risposato con l’assistente Maria-Antoinette Borgel, conosciuta sul set del film Smog (1973).

Wolfgang Petersen

Wolfgang Petersen nel 2016. Foto: Getty (Isa Foltin/WireImage)

Fonte: Deadline

Foto: Getty (Koichi Kamoshida/Getty Images)

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