Quella sul Metodo è una discussione che va avanti ormai da decenni e che è sempre in grado di dividere persino gli stessi attori sulla sua utilità. C’è chi, come Daniel Day-Lewis, ci ha costruito sopra una carriera straordinaria ma breve e chi invece non vuole proprio sentirne parlarne. Qualche tempo fa, persino David Harbour ha sparato a zero su questo modo di recitare.
Sarà pure valso a Day-Lewis tre premi Oscar come Miglior attore protagonista, ma per la star di Stranger Things: «Non solo quel metodo è sciocco, ma è anche pericoloso. E non porta ad un buon risultato». Durante un’intervista, ha raccontato di essere stato formato anche lui col metodo americano di recitazione, ma ora non ci crede più.
«Quando ero giovane, ed è così imbarazzante dirlo, ricordo che interpretavo quel famoso re scozzese e dicevo cose come ‘adesso uccido quel gatto’ o simile. ‘Ucciderò qualcuno così saprò cosa si prova‘, pensavo. Non l’ho mai fatto, ovviamente» ha aggiunto. Subito dopo, ha tirato in ballo proprio l’illustre collega – che ha usato il Metodo in film come Il mio piede sinistro, Il Petroliere e Lincoln – sostenendo che sia «un attore straordinario che mi cattura e mi affascina» ma anche che «quando spiega il suo processo, a me sembra tutto senza senso».
David Harbour è in buona compagnia in questa crociata. Pochi mesi fa anche Mads Mikkelsen ha sparato a zero sul Metodo, definendolo «una stronz*ta». Le stesse identiche parole usate anche da Brian Cox, star di Succession che non le ha certo mandate a dire a riguardo, nonostante questo modo di recitare sia stato usato anche dal collega Jeremy Strong nella serie HBO: «È davvero uno scontro culturale. Non sto dietro a tutta quella stronz*ta americana. Mi spiace, tutta quella storia del tipo: ‘Penso, dunque sento’. Fate il vostro lavoro! Non identificatevi» ha detto.
Chi invece sostiene il contrario è Andrew Garfield. L’attore, celebre per il ruolo di Spider-Man ma anche candidato all’Oscar per La battaglia di Hacksaw Ridge, ha difeso il Metodo dicendo: «Penso siano state espresse un sacco di idee sbagliate riguardo alla vera natura del Metodo […] Sono un po’ infastidito da questa idea che il metodo di recitazione sia una stronz*ta del ca**o. No, non penso che tu sappia quale sia il metodo di recitazione se lo chiami una stronz*ta, o se hai semplicemente lavorato con qualcuno che sostiene di essere un attore metodico che non sta effettivamente agendo con il metodo. È anche molto privato».
Voi come la pensate? Metodo sì o metodo no? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.
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Fonte: GQ Magazine