È stata la mano di Dio si prepara ad arrivare nelle sale e in streaming. Dopo l’anteprima mondiale alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, la nuova opera di Paolo Sorrentino scelta per rappresentare l’Italia agli Oscar sarà in cinema selezionati a dicembre e su Netflix dal 15 dicembre. Oggi è stato diffuso il trailer del film, che attinge a piene mani dall’infanzia dello stesso regista che ha trionfato con La Grande Bellezza.
«Dopo aver compiuto cinquant’anni, lo scorso anno – aveva detto in conferenza stampa a Venezia – mi sono sentito abbastanza maturo per affrontare un film così personale e di avere l’età giusta per farlo. Un caro amico e collega mi diceva poi sempre che non faccio mai film personali, e io l’ho presa come una provocazione da raccogliere». È stata la mano di Dio (QUI la nostra recensione) è stato infatti acclamato per l’aspetto intimo e toccante della storia.
Il cast del film è composto da Filippo Scotti (Fabietto Schisa), Toni Servillo (Saverio Schisa), Teresa Saponangelo (Maria Schisa), Luisa Ranieri (Patrizia), Massimiliano Gallo (Franco), Renato Carpentieri (Alfredo), Enzo Decaro (San Gennaro), Sofya Gershevich (Yulia), Marlon Joubert (Marchino Schisa) e Rossella Di Lucca (Daniela Schisa).
QUI IL TRAILER DI È STATA LA MANO DI DIO
LA SINOSSI DI È STATA LA MANO DI DIO
Dal regista e sceneggiatore Premio Oscar® Paolo Sorrentino (Il Divo, La grande bellezza, The Young Pope) la storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. Il diciassettenne Fabietto Schisa è un ragazzo goffo che lotta per trovare il suo posto nel mondo, ma che trova gioia in una famiglia straordinaria e amante della vita. Fino a quando alcuni eventi cambiano tutto. Uno è l’arrivo a Napoli di una leggenda dello sport simile a un dio: l’idolo del calcio Maradona, che suscita in Fabietto, e nell’intera città, un orgoglio che un tempo sembrava impossibile. L’altro è un drammatico incidente che farà toccare a Fabietto il fondo, indicandogli la strada per il suo futuro. Apparentemente salvato da Maradona, toccato dal caso o dalla mano di Dio, Fabietto lotta con la natura del destino, la confusione della perdita e l’inebriante libertà di essere vivi. Nel suo film più commovente e personale, Sorrentino accompagna il pubblico in un viaggio ricco di contrasti tra tragedia e commedia, amore e desiderio, assurdità e bellezza, mentre Fabietto trova l’unica via d’uscita dalla catastrofe totale attraverso la propria immaginazione.
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