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«È una stro****ta»: Mads Mikkelsen demolisce senza mezzi termini un’abitudine dei colleghi americani

In una recentissima intervista la star ha commentato un modo di fare dei divi di Hollywood che ritiene a dir poco inutile

«È una stro****ta»: Mads Mikkelsen demolisce senza mezzi termini un’abitudine dei colleghi americani

In una recentissima intervista la star ha commentato un modo di fare dei divi di Hollywood che ritiene a dir poco inutile

Mads Mikkelsen

Una delle pratiche più discusse tra gli attori di Hollywood, nonché dalla stampa e dai fan delle star più note, è il famoso “method acting“, messo a punto negli anni ’30 da un gruppo di insegnanti del Group Theatre (come Lee Strasberg, Stella Adler e Sanford Meisner). Partendo dagli studi sull’attore di Konstantin Stanislavskij, questo approccio parte dalla volontà dell’interprete di calarsi il più possibile nei panni del suo personaggio – facendo sì, ad esempio, che non si esca mai dal ruolo anche a costo di spingersi oltre il limite (come vi abbiamo raccontato QUI). Mads Mikkelsen

Di recente, ad esempio, si è parlato moltissimo del lavoro che Lady Gaga ha fatto per la sua Patrizia Reggiani in House of Guccy, ma anche in passato spesso si sono sollevate polemiche notevoli per il modo di fare di alcuni attori sul set. Senza dubbio uno dei casi più celebri è stato quello di Jim Carrey sul set di Man on the Moon, momento in cui si è calato perfettamente nei panni di Andy Kaufman per circa quattro mesi (e per questo criticato aspramente da alcuni colleghi, tra cui Martin Freeman).

Non tutti però sembrano essere d’accordo con questo approccio e chi, di recente, lo ha più duramente criticato è Mads Mikkelsen nel corso di una recente intervista per GQ. La star di Animali Fantastici: I segreti di Silente (in arrivo nelle sale a partire dal prossimo 13 aprile) non ha usato mezzi termini e ha definito il “method acting” «Una stro****ta». 

Il suo impegno nella recitazione è ovviamente fuori discussione ed è sempre molto meticoloso nel preparare una parte, ma calarsi così tanto nel personaggio non sembra essere una buona soluzione per lui: «E se fosse un film di m***a, cosa pensi di aver ottenuto? Sono impressionato dal fatto che tu non abbia abbandonato il personaggio? Avresti dovuto farlo cadere dall’inizio! Come ti prepari per un serial killer? Passerai due anni a controllarlo?».

La colpa però, a suo avviso, è soprattutto della stampa, che spesso elogia senza sosta questo modo di fare: «I media dicono: “Oh mio dio, l’ha preso così sul serio, quindi deve essere fantastico; diamogli un premio”. Questo è il discorso, e tutti lo sanno, e così diventa una cosa importante».

Voi cosa e pensate? Siete d’accordo con Mads Mikkelsen? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti!

Fonte: GQ

Foto: Getty Images (Stuart C. Wilson)

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