Non c’è ombra di dubbio che questo sia un periodo d’oro per la science-fiction. Il 2013 è stato un anno d’oro, con tanti titoli usciti al cinema: da Into Darkness – Star Trek a Oblivion, passando per Pacific Rim e, ovviamente, Gravity, il film di Alfonso Cuaron vincitore di sette premi Oscar. Una sorta di rinascita per un universo che in termini tecnici e narrativi non si è mai posto dei limiti, e a maggio (il 29 per la precisione) sfornerà Edge of Tomorrow – Senza domani, uno degli appuntamenti più attesi per i fan del genere (e non solo) del 2014.
A dirigere c’è Doug Liman (Swingers, The Bourne Identity, Mr. & Mrs. Smith, Jumper), che ieri, martedì 4 marzo, al cinema The Vue di Londra ha presentato 20 minuti di scene in esclusiva del film, prima di concedersi alle domande dei giornalisti.
Quello che abbiamo visto, non ci è dispiaciuto affatto: una serie di clip in cui dominano azione, humor, riprese con handy-cam e soggettive strettamente legate al mondo videoludico (Halo e Mass Effect su tutti). Bellissima la scena dello sbarco e della battaglia sulla spiaggia, che da lontano ricorda i primi, cruenti minuti di Salvate il soldato Ryan.
Protagonisti sono Tom Cruise ed Emily Blunt, entrambi impegnati in una guerra contro una perfida razza aliena, i Mimic, che in un futuro imprecisato sta distruggendo l’umanità. Lui interpreta il soldato Bill Cage, che inspiegabilmente si ritrova a rivivere sempre lo stesso giorno ogni volta che perde la vita. Un ciclo infinito di déjà vu in stile Ricomincio da capo, che anche Rita Vrataski (il personaggio della Blunt) sembra conoscere in qualche modo: tra i due si instaura così un rapporto di complicità, che dapprima funge da stimolo per migliorarsi a vicenda e trovare un modo per distruggere definitivamente gli alieni invasori, con allenamenti intensissimi, e poi pare si trasformi in qualcosa di più…
A colpire della pellicola di Liman è prima di tutto lo stile di regia: molto dinamico e profondamente urbano (sotto questo aspetto richiama quello di Neil Blomkamp), figlio dell’esperienza che il regista si è fatto con Bourne e Mr. & Mrs. Smith, ma anche con Jumper, dato che anche qui si parla di time-loops.
Al termine della proiezione – introdotta da Tom Cruise con un video di presentazione -, Liman si è concesso al Q&A coi giornalisti, durante il quale ha rivelato quanto sia orgoglioso di questo film, e fiero di aver lavorato con l’ex Top Gun, su cui il film è stato costruito, ed Emily Blunt, che si è allenata tantissimo per la parte.
Girato interamente a Londra, che ha reso la vita difficile a tutti con il suo tempo estremamente variabile, e liberamente tratto dalla graphic novel giapponese All You Need is Kill, Edge of Tomorrow sembra avere tutte le carte in regola per prolungare il trend positivo della fantascienza, con una storia avvincente, costruita, citando Doug Liman, «per sorprendere e spiazzare il pubblico».