Elio Germano e Toni Servillo star di Iddu: «Abbiamo trovato la chiave per raccontare Messina Denaro»
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Elio Germano e Toni Servillo star di Iddu: «Abbiamo trovato la chiave per raccontare Messina Denaro»

Il film racconta il rapporto romanzato e lo scambio epistolare tra l'ex boss di Cosa Nostra e il suo padrino ed è stato presentato in concorso a Venezia 81

Elio Germano e Toni Servillo star di Iddu: «Abbiamo trovato la chiave per raccontare Messina Denaro»

Il film racconta il rapporto romanzato e lo scambio epistolare tra l'ex boss di Cosa Nostra e il suo padrino ed è stato presentato in concorso a Venezia 81

Elio Germano e Toni Servillo

Ultimo film italiano in concorso alla 81^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Iddu, diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, racconta una pagina della vita del boss mafioso Matteo Messina Denaro risalente a diversi anni prima del suo arresto, avvenuto il 16 Gennaio 2023. Seppur romanzato, il film si ispira a fatti realmente accaduti e al contenuto dei pizzini del boss e vede al centro della trama il tentativo, da parte delle forze dell’ordine, di catturare Messina Denaro sfruttando Catello Palumbo, sua vecchia conoscenza appena uscita di prigione.

«Abbiamo iniziato a studiare la figura di Matteo Messina Denaro molti anni fa, prima che venisse arrestato hanno dichiarato i registi -. È stato un processo lungo e difficoltoso, perché per molti anni la sua figura è stata fortemente sottovalutata. Per questo, la documentazione non era molto ricca. Poi, ci siamo imbattuti in un carteggio dei servizi segreti su Messina Denaro e l’ex sindaco di Castelvetrano, suo paese d’origine. In quelle carte, il boss si soffermava molto su di sé, dimostrandosi quasi infantile e molto narcisista. Ci siamo detti subito che avevamo trovato la chiave giusta per raccontare la sua figura potendo uscire un po’ dai soliti cliché del boss criminale cinematografico». 

A interpretare Matteo Messina Denaro è Elio Germano. «Gli atti giudiziari raccontano l’uomo sulla base di quello che ha fatto – ha dichiarato l’attore -, l‘origine della sua natura umana, personale, l’abbiamo estrapolata dai suoi pizzini. Abbiamo scoperto un certo gusto nel voler dimostrare la sua superiorità rispetto agli altri, una tendenza sempre più dilagante da parte di molti nella nostra società. Dopo l’arresto, con le registrazioni dei suoi colloqui, è venuto fuori un aspetto molto interessante, soprattutto per me in quanto attore: il suo essere semplicemente un essere umano, capace non solo di atroci efferatezze, ma anche di una certa dolcezza. Un’idea agghiacciante, che ci dimostra che quel Male che lui per noi rappresenta è insito in ogni essere umano».

Da sx: Elio Germano, Antonio Piazza, Fabio Grassadonia e Toni Servillo. Foto: Daniele Venturelli/WireImage

Il più anziano Catello, padrino di Messina Denaro, che torna a casa dopo sei anni di prigione trovando la sua vita completamente stravolta, è interpretato invece da Toni Servillo: «Quello che ho letto nella sceneggiatura, nei carteggi sui quali si basa, mi è sembrato fin da subito incredibilmente inverosimile, al punto che mi si è palesata un’autostrada di verosimiglianza. Per un attore, lavorare su un personaggio costretto a recitare è una grande opportunità. Mi sono approcciato a Catello vedendolo come un saltimbanco assediato dalla disperazione, che utilizza gli strumenti di una cultura da preside di provincia per accettare i rischi che è obbligato a correre».

Barbora Bobulova interpreta invece la donna che si prende cura di Matteo Messina Denaro nel suo rifugio segreto. «Quando ho ricevuto la sceneggiatura per il provino, ho titubatoha dichiarato l’attrice di origini slovacche -, sapevo che si trattava di una storia molto legata alla Sicilia. Ho pensato che il mio personaggio potesse avere origini nordiche, invece, al provino ho avuto la conferma che fosse siciliana. Ma al dialetto abbiamo pensato in seguito. Ho capito subito che Lucia poteva essere un personaggio così misterioso da poter essere creato in modi completamente diversi. Ho lavorato con i registi in modo meraviglioso e sono felice del risultato finale».

Nonostante il tema molto serio, il film è caratterizzato da toni quasi ironici che potrebbero spiazzare lo spettatore, spesso legati al personaggio interpretato da Servillo. «Il mio personaggio dà al film una cifra grottesca ha concluso l’attore – ma siamo lontani dall’innocua atmosfera della farsa. Abbracciando questa cifra stilistica, è evidente come Fabio e Antonio volessero intensificare l’interpretazione della realtà, dargli un tratto più spesso, in modo che dietro la facciata dell’assurda ridicolaggine di certe situazione, purtroppo fin troppo realistiche, se ne colgano le connotazioni tragiche. Spero che il nostro film porti gli spettatori a chiedersi ‘Com’è possibile che tutto questo sia potuto succedere?».

Iddu, distribuito da 01 Distribution, arriverà nelle sale italiane il 10 ottobre 2024.

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