In questi anni, complice il loro enorme successo commerciale, moltissimi registi e personalità del cinema si sono espressi sui cinecomic Marvel con pareri non proprio lusinghieri, come nel caso di Martin Scorsese e delle sue famigerate frasi sui “parchi a tema” o di Francis Ford Coppola. 

Le star del Marvel Cinematic Universe, volti di punta della macchina commerciale e produttiva più performante del cinema contemporaneo, come gli straordinari risultati al box office di Doctor Strange nel Multiverso della Follia stanno confermando, hanno spesso difeso i prodotti dei Marvel Studios da queste accuse, ed è il caso ad esempio – ultima, in ordine di tempo – di Elizabeth Olsen, l’interprete nel MCU di Wanda Maximoff/Scarlet Witch, ruolo che ha ripreso di recente proprio nel cinecomic di Sam Raimi.

In una nuova intervista a The Indipendent, l’attrice ha espresso la sua convinzione secondo cui questo franchise riceva troppe critiche, e a suo dire tutt’altro che legittime. «Non sto dicendo che stiamo realizzando film d’autore indie, ma penso solo che [le critiche, ndr] tolgano molto alla nostra troupe, il che mi infastidisce. Sono alcuni dei più straordinari scenografi, costumisti, operatori della macchina da presa – ha detto la Olsen – e sento che sminuirli con quel tipo di critiche tolga molto a tutte le persone che fanno film pluripremiati, che lavorano anche su questi progetti».

«Dal punto di vista di un attore, lo capisco – ha proseguito l’attrice – Capisco perfettamente che si tratti di un diverso tipo di performance. Ma penso che gettare la Marvel sotto un treno non tenga conto delle centinaia di persone di grande talento della crew. È qui che mi agito un po’».

«Ho firmato solo per fare un paio di film, quindi continua a essere una sorpresa quando vogliono usarmi per più progetti», ha aggiunto poi a proposito del suo coinvolgimento, dicendosi estremamente frastornata e felice di aver potuto lavorare con la Marvel alla serie tv WandaVision e ribadendo di sentirsi estremamente pronta a collaborarvi in futuro: «Non so quanto siano grandi i piani in realtà, ma ci sono per qualsiasi cosa finché c’è una buona idea».

Foto: Getty (Noam Galai/Getty Images for Disney)

Fonte: IndieWire

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