Sono passati cinque anni da quando Elliot Page ha fatto coming out come transgender e ha portato avanti alla luce del sole il suo percorso di transizione. L’attore ha cambiato nome e di conseguenza anche il personaggio interpretato in The Umbrella Academy si è adeguato alle sue richieste, ma c’è un dettaglio del suo passato che ogni tanto rispunta fuori.
Page è stato infatti a sua volta bersaglio di critiche per una battuta giudicata omofoba presente nel suo film più famoso, Juno, nel quale ha interpretato una giovane ragazza rimasta incinta in età liceale. Il film è considerato un piccolo cult del genere teen, ha vinto un premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale, ma alcune frasi sono state criticate proprio perché giudicate offensive nei confronti della comunità LGBTQ+.
Nello specifico, quando alla protagonista di Juno viene proposto il nome Madison per il neonato che porta in grembo, risponde: «Suona un po’ gay». Durante un’intervista, Elliot Page si è detta pentita di questa battuta, ammettendo che al tempo non aveva capito il problema: «Non era qualcosa che avevo registrato sul momento, ma adesso che sono più grande lo capisco».
Ha poi aggiunto: «In tanti film che ho amato da bambino c’è molta omofobia, transfobia, bifobia e non lo sto giustificando in alcun modo». Ha provato a suo modo a rimediare quando, anni dopo, ha rifiutato di pronunciare la battuta durante la lettura del copione durante un evento di Planned Parenthood.
Cosa ne pensate? Un eccesso di “pentimento” da parte di Elliot Page? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.
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Foto: Joe Maher/Getty Images
Fonte: Bustle
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