Quando Elliot Page ha rivelato al mondo di essere transgender, il collega Ian McKellen si è detto immediatamente orgoglioso e felice all’idea che l’interprete – con cui ha lavorato al film X-Men – Conflitto finale – abbia fatto questo passo decidendo di vivere la propria vita in maniera autentica e assecondando quella che è la sua vera identità di genere.
Tuttavia, in una recente chiacchierata con Jonathan Bailey, la star che ha prestato il volto a Magneto ha spiegato con rammarico di ricordare un episodio in cui ritiene di non essersi comportato nel migliore dei modi con Elliot Page. Un episodio per cui, ad oggi, ammette di sentirsi “molto deluso da se stesso”.
Avendo trascorso con il collega – all’epoca interprete di Kitty Pryde – parecchio tempo sul set del cinecomic, McKellen sente di avere un grosso rimorso: non essere riuscito a capire che l’attore, appena diciottenne, stava lottando con la propria identità e aver avuto degli atteggiamenti da persona “insensibile” nei suoi confronti.
«Ricordo che una volta Elliot era seduto non molto lontano da me. Io dovevo parlare dopo di lui ma non riuscivo a sentire bene cosa stesse dicendo, perché parlava a voce bassa. Allora gli ho detto, “Guarda, se non riesci ad alzare la voce, quando hai finito di parlare potresti farmi un segno per farmelo capire?”. E poi, anni dopo, quando ha fatto coming out come gay ho notato che improvvisamente smetteva più di parlare. E quando parlava si capiva tutto benissimo. E oggi… è Elliot. Sono veramente felicissimo per lui, ma allo stesso tempo così deluso da me stesso perché, in quella circostanza, non ebbi la sensibilità per capire la sua difficoltà nel comunicare con gli altri. Il suo conflitto interiore».
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Fonte: Attitude
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