Emily Ratajkowski dice addio alla recitazione e demolisce Hollywood: «Mi sono sentita un pezzo di carne da giudicare»
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Emily Ratajkowski dice addio alla recitazione e demolisce Hollywood: «Mi sono sentita un pezzo di carne da giudicare»

L'attrice ha parlato del suo pessimo rapporto col mondo del cinema e della costante sessualizzazione che attribuisce alla sua figura pubblica, raccontando più di un episodio spiacevole

Emily Ratajkowski dice addio alla recitazione e demolisce Hollywood: «Mi sono sentita un pezzo di carne da giudicare»

L'attrice ha parlato del suo pessimo rapporto col mondo del cinema e della costante sessualizzazione che attribuisce alla sua figura pubblica, raccontando più di un episodio spiacevole

Emily Ratajkowski

Emily Ratajkowski ha annunciato, in una nuova intervista al Los Angeles Times, che ha praticamente smesso di recitare perché Hollywood a suo dire è davvero “fo**uta” (fucked up è il termine che ha usato).

La top model ha iniziato la sua carriera di attrice con un piccolo ruolo di supporto al fianco di Ben Affleck in Gone Girl – L’amore bugiardo di David Fincher, dove interpretava Andie Fitzgerald, una studentessa che aveva una relazione con l’uomo sposato Nick Dunne (Ben Affleck).

Ha recitato poi in film come We Are Your Friends di Max Joseph, In Darkness – Nell’oscurità di Anthony Byrne e Come ti divento bella! di Abby Kohn e Marc Silverstein, ma la sua ultima apparizione risale ormai al 2019 ne L’arte della truffa di Matt Aselton e da allora non è più tornata al cinema.

«Non mi sentivo come un’attrice che può: “Oh, sono un’artista che si esibisce e questo è il mio sfogo”– ha detto lei stessa riguardo all’abbandono della sua carriera d’attrice – Mi sono sentita come un pezzo di carne che la gente giudicava, dicendo: “Ha qualcos’altro oltre al suo [seno]?».

In seguito EmRata ha cercato, insieme al suo team, di ritagliarsi dei ruoli, ma ha trovato moltissime difficoltà pur provandoci e non risparmiandosi nei tentativi. Fece anche un provino anche per il film Palma d’oro e candidato all’Oscar Triangle of Sadness di Ruben Östlund, ma il ruolo dell’influencer Yara è andato all’attrice e modella Charlbi Dean, poi prematuramente scomparsa lo scorso agosto.

Nel corso della sua esperienza a Hollywood, Ratajkowski si è resa conto, a suo dire, di come avrebbe dovuto rendersi “digeribile per gli uomini potenti di Hollywood“. Per cui ha licenziato il suo agente, il proprio rappresentante commerciale nonché il manager che la seguiva all’inizio del 2020. «Non mi fidavo di loro – dice anche la supermodella – Pensavo: posso gestire le telefonate e prenderò io queste decisioni. Nessuno di voi ha a cuore il mio interesse. E voi tutti odiate le donne».

Durante una festa in cui ha partecipato con l’ex marito Sean Bear-McClard (produttore cinematografico che ha spesso lavorato coi fratelli Safdie), l’agente di quest’ultimo, chiaramente ubriaco, le ha anche detto che era “come Pamela Anderson prima dell’epatite C“. Un episodio che l’ha particolarmente colpita, ma non è il solo. «Ho pensato al modo in cui [Bear-McClard, ndr] era scivolato attraverso la stanza, una stanza piena di uomini che solo due anni prima avevano baciato l’anello di Harvey Weinstein e incoraggiato le loro giovani clienti donne a incontrarsi con lui nelle stanze d’albergo. Odiavo che mio marito fosse in qualche modo collegato a questi uomini», ha scritto lei stessa in un passaggio del suo libro My Body.

Bear-McClard è stato poi accusato di abusi da diverse donne, in particolare per aver adescato ragazze minorenni su Instagram con la promessa di finti provini. Al momento Ratajkowski è impegnata in un dibattimento legale per il divorzio dal produttore, la cui cattiva condotta sessuale era al centro di un report di Variety dello scorso mese. 

«Forse è per questo che in questo momento non sono molto interessata ai POV degli uomini – ha detto Ratajkowski sempre al Los Angeles Times – Perché erano bugie. E non intendo infedeltà. Questo è un mondo fo**uto… Ad esempio, Hollywood è fo**uta. Ed è oscura.. ho avuto difficoltà anche solo partecipare a una festa del genere. E poi avere una parte di me che era così connessa alla cosa è stato ancora più difficile».

Fonte: Los Angeles Times (via Variety)

Foto: Getty (Axelle/Bauer-Griffin/FilmMagic)

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