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«Era spazzatura»: Russell Crowe ricorda Il Gladiatore e spiega perché stava per rifiutare il film

L'attore ha detto di essere rimasto negativamente impressionato dalla sceneggiatura del film di Ridley Scott quando la lesse

«Era spazzatura»: Russell Crowe ricorda Il Gladiatore e spiega perché stava per rifiutare il film

L'attore ha detto di essere rimasto negativamente impressionato dalla sceneggiatura del film di Ridley Scott quando la lesse

Russell Crowe Il Gladiatore

Russell Crowe è tornato a parlare de Il gladiatore in una nuova intervista a Vanity Fair, dicendo che all’epoca aveva pensato di abbandonare il film di Ridley Scott per via di una sceneggiatura che lo aveva colpito decisamente in negativo.

Il film, com’è noto, coincise poi con il ruolo più iconico della carriera dell’attore australiano e si rivelò un grande successo in tutto il mondo, con 503 milioni di dollari di incasso e due Academy Awards: l’Oscar come miglior film e quello come miglior attore allo stesso Crowe.

Ha detto Crowe:

“Ero fiducioso delle mie capacità di protagonista. Quello di cui non ero sicuro con Il Gladiatore era il mondo che mi circondava. Al cuore di quello che stavamo facendo c’era un grande concetto, ma la sceneggiatura era spazzatura, spazzatura assoluta. E aveva tantissime tipologie di sequenze strane”. 

Crowe ha ricordato come nello script originale ci fossero delle scene in cui i gladiatori cavalcavano carri con pubblicità dell’olio d’oliva e altri prodotti, dettagli che secondo l’attore avrebbero potuto confondere e spiazzare il pubblico degli spettatori del 2000. 

Pensavo: “È tutto vero, ma non funzionerà proprio per un pubblico moderno“. Diranno: “Che ca**o è tutto questo?“. L’energia intorno a quello che stavamo facendo era molto frammentata. Ho pensato un paio di volte: “Forse la mia migliore opzione è solo quella di salire su un aereo e andarmene da qui“. Sono state le mie continue conversazioni con Ridley che mi hanno dato fiducia.

Proprio a proposito del legame con il regista, Crowe ha specificato:

“A un certo punto mi ha detto: “Amico, non stiamo affidando nulla alla macchina da presa in cui non credi al 100%“. Quindi, quando abbiamo effettivamente iniziato quel film, avevamo 21 pagine di sceneggiatura che avevamo concordato. Uno script è solitamente tra 103 o 104 o 110 pagine. Quindi abbiamo avuto molta strada da fare e abbiamo praticamente esaurito quelle pagine nella prima sezione del film. Quando siamo arrivati alla nostra seconda location, che era il Marocco, stavamo recuperando terreno”.

Scott è adesso al lavoro sul sequel de Il gladiatore, che ha una data d’uscita fissata per il 22 novembre 2024 e avrà nel cast Paul Mescal, star della serie Normal People e fresco di candidatura agli Oscar per Aftersun. L’attore è pronto a vestire i panni di una versione adulta del piccolo Lucio, figlio di Augusta Lucilla (Connie Nielsen) e nipote di Commodo, interpretato nel film originale da Joaquin Phoenix (qui tutti i dettagli in merito). 

Foto: MovieStills

Fonte: Variety

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