«Ero talmente scarso che mi doppiarono»: Ben Affleck ricorda il suo più grande fallimento come attore
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«Ero talmente scarso che mi doppiarono»: Ben Affleck ricorda il suo più grande fallimento come attore

Il divo andò al cinema molto speranzoso, ma poi...

«Ero talmente scarso che mi doppiarono»: Ben Affleck ricorda il suo più grande fallimento come attore

Il divo andò al cinema molto speranzoso, ma poi...

Ben Affleck

Ben Affleck, in questi giorni nelle sale col suo film da regista Air – La storia del grande salto, pellicola che racconta il legame commerciale che s’instaurò tra la Nike e Michael Jordan (qui la nostra recensione del film), è tornato a parlare del film Buffy l’Ammazzavampiri, al quale prese parte oltre trent’anni fa. 

A quanto pare, però, i ricordi per Affleck a questo proposito non sono dei migliori, visto che la star a quel tempo aveva una sola battuta e, a suo dire, recitò in modo talmente deficitario da essere stato doppiato da un altro attore. 

In una recente intervista al The Late Late Show con James Corden, lo stesso Affleck ha detto quanto segue, tornando su quest’aneddoto del quale anche in passato aveva parlato: 

Lo sentivo. Mi sentivo autenticamente spaventato. E poi sono andato a vedere il film con gli amici… e suonavo molto diverso. E ho capito proprio in quel momento che hanno ri-registrato la mia battuta“.

In passato lo stesso Affleck aveva detto: 

A quanto pare sono stato talmente terribile nel film che la mia unica battuta, che mi pare fosse “take it”, fu doppiata, anche se io pensai di essere andato bene e il regista pareva contento. Andai a vedere il film comprando il biglietto e mi resi conto che non era la mia voce, non ero io. A quanto pare il regista detestò così tanto la mia performance da doppiare la mia unica battuta! Sono stato doppiato in inglese!

Il recente Air è anche il frutto di una nuova collaborazione tra gli storici sodali Ben Affleck e Matt Damon, che hanno fondato una casa di produzione, la Artists Equity, che a differenza dei servizi in streaming e della maggioranza degli studios, ha l’obiettivo di condividere i profitti con gli attori e i tecnici che lavorano dietro le quinte, per una più equa distribuzione dei compensi tra tutti i mestieranti del cinema. La fondazione della società è stata possibile grazie a un finanziamento iniziale di 100 milioni di dollari di RedBird Capital Partners.

Foto: Getty (Tim Mosenfelder/Getty Images)

Fonte: IndieWire

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