Esclusivo: Happy birthday Universal, dall’horror al mystery: l’era Hitchcock
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Esclusivo: Happy birthday Universal, dall’horror al mystery: l’era Hitchcock

Da Gli uccelli a Complotto di famiglia

Esclusivo: Happy birthday Universal, dall’horror al mystery: l’era Hitchcock

Da Gli uccelli a Complotto di famiglia

Pubblichiamo a puntate lo speciale esclusivo del numero di Best Movie di febbraio dedicato al centenario degli Studios.

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Leggi Una storia mostruosa

Se Karloff perse i denti, Tippi Hedren ci rimise la faccia. L’attrice esordiente, in nome dell’arte della suspense e del mistero, rimase per ore in stato di choc a causa di un incidente sul set de Gli uccelli (1963), uno dei film più spaventosi e famosi di Alfred Hitchcock. Il bel volto dell’ex modella venne infatti realmente deturpato da uno dei gabbiani nella scena in cui sale nella camera da letto e viene aggredita da uno stormo. L’interpretazione dell’attrice convinse comunque il maestro a tal punto che la volle al suo fianco anche per il successivo Marnie (1964). Fu con questi titoli che di fatto il regista regalò a Universal l’affermazione in un altro genere cinematografico il mystery/thriller. Gli uccelli infatti sancì una stretta collaborazione tra l’ormai affermato maestro della suspense e la casa di produzione – che del mistero aveva fatto la sua cifra stilistica fino ad allora –, con la quale collaborò fino al suo ultimo lungometraggio (Complotto di famiglia, 1976), per un totale di sei pellicole, tra le quali Il sipario strappato (1966) con Paul Newman e Julie Andrews. La collaborazione tra Universal e il britannico Hitchcock, in realtà, era iniziata poco dopo il suo trasferimento negli Usa, nel 1940, quando diresse Rebecca la prima moglie per il potente produttore di Via col vento, David O. Selznick, che tra il ’42 e ’43 cedette brevemente il suo contratto con il regista inglese ai produttori Universal Franck Lloyd e Jack Skirball per Sabotatori e L’ombra del dubbio. L’autore fece ritorno agli Universal Studios nel 1960, quando ormai era divenuto una celebrità di fama mondiale, in occasione delle riprese di Psyco, forse il suo film più memorabile. Ancora oggi il Bates Motel è meta di orde di turisti che cercano di immortalare lo “psycopatico” Norman e il suo coltellaccio, mentre un brivido li riporta alla brutale doccia di Janet Leigh, che contrariamente alla Hedren rimase illesa durante la lavorazione, nella sua pozza di cioccolato. (Eh già, non era ketchup il finto sangue usato per le riprese del film, che era in bianco e nero…).

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