Esclusivo: Happy birthday Universal, Una storia mostruosa
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Esclusivo: Happy birthday Universal, Una storia mostruosa

Dracula, la mummia, l’uomo lupo, il mostro della laguna, l’uomo invisibile e Frankenstein. I mostri furono per Universal la chiave del successo

Esclusivo: Happy birthday Universal, Una storia mostruosa

Dracula, la mummia, l’uomo lupo, il mostro della laguna, l’uomo invisibile e Frankenstein. I mostri furono per Universal la chiave del successo

Pubblichiamo a puntate lo speciale esclusivo del numero di Best Movie di febbraio dedicato al centenario degli Studios.

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Dracula, la mummia, l’uomo lupo, il mostro della laguna, l’uomo invisibile e Frankenstein. I mostri furono per Universal la chiave del successo, che permise di contrastare pezzi da novanta come MGM e Paramount che si erano imposte a cavallo degli anni Venti e Trenta con i profeti e i cowboys di Cecil De Mille e John Ford. Bisognava percorrere un nuovo cammino e trovare personaggi unici e rappresentativi, che poi sarebbero diventati emblemi di un genere inedito, il monster-horror. Per oltre 20 anni (dai ’30 ai ’50), infatti, Universal è stata la casa dei mostri. Non è un caso, dunque, che nella top 13 dei film che rappresentano la sua storia dagli anni Trenta agli anni Novanta per il programma di restauro, Universal abbia scelto ben quattro cult dedicati ai suoi eroi da brivido (vedi timeline), a partire dai due Dracula del 1931, ovvero la versione anglosassone con Bela Lugosi e quella spagnola, girata sullo stesso set per il pubblico latino-americano. A imprimere nell’immaginario collettivo il mostro di Mary Shelley, la mummia e l’uomo lupo furono gli straordinari make-up di Jack Pierce, che contribuirono a ispirare le immagini dei più recenti epigoni d’autore come il Wolfman di Benicio Del Toro, il Frankenstein di Kenneth Branagh e la trilogia della Mummia con Brendan Fraser. Si devono proprio al mago dei truccatori ad esempio la famosa testa piatta (troncata alla sommità), l’osso frontale e le sopracciglia del mostro di Frankenstein, ottenute con la sovrapposizione di mastice, cotone e collodio: operazioni che richiedevano quattro ore al giorno di sedute e che comportarono anche l’estrazione di un ponte dentale a Karloff, per mettere in risalto le fosse nelle guance. Il povero attore, tuttavia, non fu l’unica “vittima” della casa dei mostri.

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