«Mi piace tutto ciò che è smisurato»
Ridley Scott
Il cinema di Ridley Scott è costellato di mondi, universi visionari, di architetture e scenografie che noi umani non avremmo potuto nemmeno immaginare (l’astronave commerciale Nostromo di Alien, la città futuristica di Blade Runner) e che caratterizzano la cifra stilistica di un regista formatosi proprio come artigiano della settima arte. Set designer e autore di spot pubblicitari (tra cui 1984, l’epocale réclame del Macintosh Apple), Scott ha fatto della spettacolarità della messa in scena la sua traccia inconfondibile. Exodus – Dei e re è la sua prima volta con la Bibbia (ha poi prodotto Killing Jesus, miniserie sulla vita di Gesù, per National Geographic Channel), ma non con le grandi civiltà: dopo la Roma di Il gladiatore, e i campi di battaglia di Le crociate, ecco i panorami dell’impero egizio, immagini di una civiltà sontuosa e potente. «Nel Gladiatore sono riuscito a dare un vero respiro al film, a far provare agli spettatori la sensazione di vivere in quell’epoca. In Exodus ho voluto dare vita in modo analogo alla cultura egizia e alla storia dell’Esodo, come mai era stato possibile fino ad ora». Come un faraone con il suo impero o come un Dio che usa la potenza della natura, Ridley Scott si serve di tutta la spettacolarità che la sua conoscenza tecnica e l’ultima tecnologia gli consentono per costruire un mondo imponente e mostrarci campi lunghissimi di una bellezza strabiliante. «Ovviamente niente è mai grande abbastanza per Ridley» racconta lo scenografo Arthur Max, con cui Scott ha lavorato anche alla costruzione dei set di Il gladiatore e Prometheus, e continua «l’eccezionalità dell’ambientazione di Exodus – Dei e re affonda le radici nella realtà di cartapesta»; è la costruzione materiale di un vero set a dare linfa all’effetto speciale. Con un sistema di carrucole, ideato durante la realizzazione di Il gladiatore, Scott è riuscito a montare in tempi brevissimi enormi statue, palazzi e piramidi – riaffiorano alla memoria quelle inquietanti della Tyrell Corporation di Blade Runner – in quello che il regista ha descritto come «il set del LEGO gigante». Per la girare la battaglia di Kadesh tra Egizi e Ittiti, ricordata come la più grande azione militare mai combattuta, Scott ha utilizzato centinaia di comparse, controfigure, carri e animali (durante le riprese persino le condizioni atmosferiche erano di proporzioni bibliche: una tempesta ha infatti allagato il set costringendo la troupe a interrompere i lavori). Nella frenetica sequenza delle piaghe lo spettacolo di una natura estrema: masse di coccodrilli che aggrediscono tutto quello che incontrano trasformando il Nilo in un tappeto rosso dove galleggiano pesci morti, rane (sul set se ne contavano 400) che invadono i palazzi reali, bestie che spruzzano sangue e sciami spaventosi di mosconi che fuoriescono dai loro corpi putrescenti, cortine di zanzare, corpi pieni di pustole, cavallette dovunque, chicchi di ghiaccio grossi come sassi che piovono dal cielo, infine le tenebre e la morte che ricade sui primogeniti non ebrei. La scena finale è dominata dalle gigantesche onde del Mar Rosso che fanno da sfondo all’ultimo drammatico incontro tra Mosè e Ramses. Quale spazio ha l’essere umano in tutto questo? Mosè, nella sua immagine schizofrenica di figlio di schiavi ebrei amato dal faraone e uomo ateo eletto profeta da Dio, subisce pressioni anche “scenografiche”, dall’ambiente che lo circonda; schiacciato tra l’incudine di un impero monumentale votato allo sfarzo e il martello di una natura divina dalla forza incontrastabile, l’umano non ha possibilità di scelta ed è costretto a perseguire la volontà di una forza maggiore.
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Exodus – Dei e re è disponibile dal 7 maggio in Blu-ray e Dvd e dal 30 aprile in digital HD.