Non accenna a placarsi il periodo nero per Ezra Miller, star di The Flash e della saga di Animali Fantastici. Dopo gli arresti che lo hanno visto protagonista negli scorsi mesi, ora emergono pesantissime accuse da parte dei genitori di una ragazza 18enne.
Secondo quanto riportato da TMZ, che ha ottenuto i documenti presentati giovedì alla Standing Rock Sioux Tribal Court (riserva indiana nel Dakota del Nord), Miller è accusato di aver circuito, usato violenza, intimidito e fornito droga alla figlia di questa coppia sin da quando questa aveva solo 12 anni. Le accuse sono mosse dall’avvocato e attivista Chase Iron Eyes e dalla moglie pediatra Sara Jumping Eagle. L’attore e la ragazza, Tokata Iron Eyes (oggi attivista a sua volta), si sono incontrati nel 2016 nella riserva e da lì Miller avrebbe iniziato a fornirle alcol, droga come marijuana e LSD, mostrando una serie di comportamenti volti a «corrompere un minore».
La giovane Tokata, nel corso degli anni, ha viaggiato anche assieme a Miller sul set di Animali Fantastici a Londra, nella sua casa del Vermont e persino alle Hawaii, proprio nel periodo in cui l’attore è stato arrestato. Nel documento riportato dalle fonti, i genitori accusano l’attore di «un comportamento psicologicamente manipolativo, come quello delle sette» e di aver usato «violenza, intimidazione, minaccia di violenza, paura, paranoia, delusione e droghe per mantenere il controllo sulla giovane adolescente Tokata».
Ci sarebbe lui dietro ad un viaggio fatto a gennaio dalla figlia, dopo aver abbandonato la scuola: senza patente, soldi o chiavi, i genitori ritengono che abbia potuto raggiungere il Vermont solo con l’aiuto di Ezra Miller. La diretta interessata, tuttavia, tramite Instagram ha rilasciato un comunicato (QUI) per smentire la denuncia dei genitori:
«Voglio rilasciare una dichiarazione per rendere nota la tragedia che è la narrativa dell’opinione pubblica e le assunzioni fatte per conto mio dalla mia famiglia e amici riguardo la mia stabilità. Ho lasciato cinque mese fa, il mio amico William è morto poco dopo, la mia mente era a pezzi e ho avuto bisogno di spazio per processare il lutto. Il mio compagno Ezra Miller per l’intero periodo di cui sopra mi ha dato solo amorevole sostegno e inestimabile protezione durante questo periodo di lutto» ha scritto Tokata.
Poi ha proseguito dicendo: «Non ho mai avuto bisogno durante la mia breve vita adulta di un tutore. Le accuse di mio padre non hanno motivo di esistere e sono francamente transfobiche e basate sull’assunto che io sia in qualche modo incapace di un pensiero coerente o di oppormi alle opinioni dei miei parenti che si preoccupano del mio benessere. Ora sono consapevole del la gravità della manipolazione emotiva e psicologica che sono stato costretto a sopportare mentre ero a casa dei miei genitori».
Stando a quanto riporta People, un giudice ha firmato un’ordine restrittivo contro Miller: non potrebbe avere contatti con Tokata e la sua famiglia. L’ordinanza tuttavia non è stata servita in quanto la posizione di Miller e Tokata è attualmente sconosciuta.
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Foto: Getty Images
Fonte: TMZ
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