Sul reboot de I Fantastici Quattro le opinioni sono contrastanti, tra i sostenitori del cinecomic e i detrattori. Il regista Josh Trank è intervenuto per chiarire alcuni dettagli, svelandoci cosa aspettarci. «I film originali sono molto simili a pellicole che sono uscite di recente, in termini di adesione al fumetto. Noi siamo interessati soprattutto allo storytelling». Chi attende un pacchetto di sola adrenalina e azione, forse ne sarà deluso: Fantastic 4 si preannuncia un’avventura in cui i rapporti tra i personaggi avranno un ruolo centrale, così come le atmosfere oscure già anunciate da Trank. Che si è anche espresso sulla scelta di puntare su un Johnny Storm (Michael B. Jordan) di colore, cambiando così la tradizione fumettistica: «Io vengo da una famiglia mista e quando vado a casa per Natale ci sono persone nere e bianche, quindi volevo che la famiglia Storm fosse il più moderna possibile, il ritratto del 21esimo secolo. Inoltre, per il personaggio di Sue volevo una donna intelligente, che fosse esaltata dal suo ruolo nella storia. Ci sono state solo due versioni negli ultimi anni di lei: quella da “segretaria” e quella da scienziata brillante. Io ho optato per un personaggio con integrità».
Uno degli snodi cruciali del film riguarderà il modo con cui La Cosa/Ben Grimm, si relazionerà con la sua condizione, che lo rende il più outsider dei quattro protagonisti. «Nell’immaginario comune, Ben dev’essere un uomo piccolo di statura. È il migliore amico di Mr. Fantastic e si suppone abbia forza e calore, caratteristiche che Jamie ha. Poi, nel momento in cui si trasforma in un bozzolo e diventa La Cosa, avremo molti effetti di motion capture e diverse sorprese per tutti nel film. Abbiamo studiato ogni singolo dettaglio, ormai questo film è parte di me».
Fonte: CBM
© RIPRODUZIONE RISERVATA