Fantozzi, i film di Paolo Villaggio oggi non si potrebbero fare perché «la moglie è brutta»
telegram

Fantozzi, i film di Paolo Villaggio oggi non si potrebbero fare perché «la moglie è brutta»

A sostenerlo è il regista della maggior parte dei film della saga, Neri Parenti, convinto che quel modo di rappresentare i personaggi oggi non verrebbe più accettato

Fantozzi, i film di Paolo Villaggio oggi non si potrebbero fare perché «la moglie è brutta»

A sostenerlo è il regista della maggior parte dei film della saga, Neri Parenti, convinto che quel modo di rappresentare i personaggi oggi non verrebbe più accettato

fantozzi paolo vilaggio neri parenti

Nell’epoca in cui per ogni nuovo sequel, remake, reboot scattano subito polemiche e accuse di scarsa originalità, sono pochi i “mostri sacri” che non rischiano di essere riproposti sul grande o piccolo schermo. In Italia, molti pensavano che un duo iconico come Bud Spencer e Terence Hill fosse al sicuro, ma solo l’anno scorso invece i fan hanno fatto i conti con il film …altrimenti ci arrabbiamo!. Questo destino, però, a quanto pare non riguarderà i film di Fantozzi.

A sostenerlo è Neri Parenti, uno dei grandi nomi di quella che ormai viene definita la commedia politicamente scorretta, autore della maggior parte dei film della saga con protagonista Paolo Villaggio e la sua immortale maschera italiana. Il motivo però non sta nell’enorme rispetto verso il personaggio o per la sua aura di santità cinematografica, ma piuttosto perché quel modo di fare cinema, e soprattutto di far ridere, oggi non sarebbe più accettato.

Lo ha dichiarato lui stesso durante un’intervista all’Ansa per il suo nuovo film Volevo un figlio maschio, nel quale Enrico Brignano interpreta un padre che per magia si ritrova tre figli maschi al posto delle femmine che già aveva. Una fantasy-comedy più in linea con i tempi e lontana dai cinepanettoni: «Ho fatto cinquantaquattro film, oggi probabilmente non me ne farebbero fare neppure uno, perché sono politicamente scorretti» ha dichiarato.

Questo pensiero riguarda anche i film di Fantozzi, che «oggi non si potrebbero fare». Il motivo lo spiega lo stesso Neri Parenti: «Semplice: la moglie è brutta, la figlia sembra una scimmia e la stessa Silvani non è certo bella. I padroni poi sono cattivi, insomma tutte cose oggi tabù». Una rappresentazione, soprattutto femminile, che sembra appartenere ad altri tempi e lontana dalle sensibilità sociali moderne. 

Per il regista, difficile che si possa tornare indietro: «Chi comanda nel cinema oggi sono le piattaforme, che avendo una platea mondiale hanno bisogno di un prodotto che possa andare in qualsiasi parte del mondo – ha dichiarato -. Un esempio banale: un nudo non sarà mai accettato ovunque. Ora, di questa situazione a soffrire di più è ovviamente la commedia, perché si è sempre basata anche su scontri regionali, su luoghi comuni: milanesi gran lavoratori, romani cialtroni e siciliani gelosi, tutte cose che in Norvegia non capirebbero, per non parlare poi dell’Arabia Saudita».

Neri Parenti ha continuato poi a puntare il dito contro il politicamente corretto: «È da pazzi non poter dire ciccione o cicciona quando poi la stessa piattaforma che ti impedisce questi termini fa vedere una serie con un bambino sciolto nell’acido. Questo forse è lo strascico di una cosa lodevolissima come il #MeToo a difesa delle donne. Purtroppo poi tutto si è allargato fino ad arrivare alla difesa dei criceti». 

Ecco perché storie come quelle del ragionier Ugo Fantozzi e della sua famiglia oggi difficilmente troverebbero spazio in cartellone – nonostante quei film restino autentiche icone del cinema italiano, entrate a far parte del vocabolario stesso della lingua italiana. Cosa ne pensate, siete d’accordo con Neri Parenti? Diteci la vostra nei commenti.

Leggi anche: Fantozzi, arriva la prima rievocazione storica dedicata all’amato ragioniere. Tutte le foto dell’evento

Foto: Rizzoli Film

Fonte: Ansa

© RIPRODUZIONE RISERVATA