Si è conclusa ieri la 13esima edizione del Far East Festival, la kermesse che raccoglie il meglio del cinema asiatico e si svolge a Udine. Quest’anno c’erano ben 55mila spettatori e 87 titoli in programma, di cui 50 in concorso, provenienti da 12 Paesi diversi, dal Giappone a Taiwan, da Hong Kong alla Malesia.
Ad aggiudicarsi l’Audience Award 2011, il cinese Aftershock (nella foto) di Feng Xiaogang, film tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice Zhang Ling sulle conseguenze provocate da un tremendo terremoto nell’animo dei sopravvissuti. La storia tocca temi importanti nella cultura cinese come la famiglia e la discrimanazione tra figli maschi e femmine. Al secondo posto un’altra pellicola venuta dalla Cina, Under the Hawthorn Tree di Zhang Yimou sulla rivoluzione culturale negli anni Settanta, seguito da Here Comes the Bride del filippino Martinez Chris, una commedia surreale sul matrimonio.
Il Blackdragon Audience Award è stato assegnato al giapponese Confession di Nakashina Tetsuya, la storia dell’insegnante Moriguchi Yuko distrutta dall’omicidio della figlioletta nella piscina della scuola in cui lavora. Il film ha ottenuto anche il My Movies Audience 2011.
Thailandese è invece la pellicola vincitrice del Technicolor Asia Award, il premio di 25 mila dollari in servizi per la post produzione voluto dal Far East Festival e da Technicolor. Si tratta di A Crazy Little Thing Called Love, una tenera commedia romantica firmata da Sakonnakorn Puttipong Promsakha Na e Pokpong Wasin.
La 13esima edizione della manifestazione è stata segnata da un’importante novità. Per la prima volta è stato infatti consegnato il Gelso d’oro alla carriera. Il primo a riceverlo è stato l’attore e regista di Hong Kong, Michael Hui.
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